Ai Mondiali di canottaggio di Varese, tra i giovani di tutto il pianeta
Un momento altissimo di sport, ma anche un'esperienza indimenticabile per molte ragazze e ragazzi, dove conoscere persone da luoghi lontani e costruire nuovi ricordi
I giovani campioni del canottaggio in questi giorni sono tutti riuniti alla Schiranna di Varese, dove si stanno disputando i Campionati mondiali Under 19 e Under 23. Sono gli atleti che ogni nazione ha selezionato tra i suoi migliori giovani vogatori, ma sono anche ragazze e ragazzi che sulle sponde del Lago di Varese vivono un’esperienza unica di sport e di vita.
Farsi valere sul campo di regata è sicuramente il primo pensiero nella mente dei concentratissimi atleti. Ma nei momenti di pausa, quando i remi sono fuori dall’acqua e le barche sono a terra, ecco allora che lo sport diventa occasione per conoscere (magari per la prima volta nella vita) tanti giovani provenienti da altre parti del mondo, superare le differenze linguistiche e magari costruire nuove amicizie.
Ander arriva dalla Spagna e a Varese gareggia insieme al resto del suo equipaggio nel quattro di coppia maschile, categoria Under 23. «La mia squadra – racconta Ander – è di ottimo livello, ma la competizione è durissima. Con la situazione della pandemia in miglioramento, finalmente possiamo di nuovo allenarci al meglio. Di conseguenza la qualità di tutte le squadre si è alzata molto».
Kate e Una sono invece due giovanissime atlete della Lettonia, che gareggiano nel due di coppia Under 19. «Il livello che abbiamo trovato qui a Varese – confermano – è altissimo. Ci aspettavamo gare più semplici, invece abbiamo trovato tantissima competizione e abbinamenti molto difficili».
Ben, invece, arriva dalla Nuova Zelanda. Gareggia nella categoria Under 23 e come Ander voga su un quattro di coppia maschile. «Partecipare a questi Mondiali – commenta Ben – è bellissimo, sono molto emozionato. È un’evento importante per la nostra nazionale anche perché, dopo due anni di stop a causa del Covid, siamo finalmente riusciti a partecipare di nuovo a manifestazioni come questa».
Hugo e Andre sono membri del quattro di coppia maschile della nazionale Messicana Under 23. «È una gara molto bella ma anche molto difficile – confermano gli atleti -. Si tratta però di un’ottima occasione per mettersi alla prova, migliorare, e anche conoscere nuove persone».
Gli atleti sono di certo i protagonisti dell’evento, ma un ruolo fondamentale lo svolgono soprattutto le volontarie e i volontari del Parco Zanzi. Con le loro inconfondibili magliette gialle sgargianti, i volontari danno indicazioni e assistono gli atleti per tutta la durata della manifestazione. Un lavoro intenso (la giornata comincia alle 6.45 e finisce alle 20.30), ma capace di dare anche tante soddisfazioni. «La nostra responsabile Nicoletta Gnocchi – raccontano i volontari – ha svolto un grande lavoro di organizzazione già molto tempo prima dell’inizio delle gare, per trovare tutte le persone necessarie. Abbiamo anche realizzato una app con informazioni utili per i partecipanti dei Campionati».
Tra i volontari ci sono anche alcune giovanissime vogatrici delle società del Lago di Varese. «Per noi – raccontano – è un’occasione unica. Possiamo osservare da vicino i migliori atleti del mondo durante le gare. In questo modo riusciamo a imparare sempre qualcosa di nuovo per migliorare la nostra tecnica».
«È un’esperienza divertente – aggiungono Nikita, Lorenzo e Marina, tre giovani volontari – e anche una bella opportunità per parlare le lingue e fare amicizia con tanti atleti».
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