A Varese parte la Settimana dello sviluppo sostenibile
Un'iniziativa ideata dalla Camera di Commercio per mettere in contatto il mondo delle istituzioni e delle imprese sul tema dell'autonomia energetica e il progressivo abbandono dei combustibili fossili
È cominciata la settimana dedicata allo sviluppo sostenibile organizzata dalla Camera di Commercio di Varese. Un calendario ricco di eventi e incontri per mettere in relazione tutti gli attori del territorio – dalla politica, alle imprese ai privati – e riflettere sugli obiettivi da raggiungere in campo di sostenibilità e energie rinnovabili: temi sempre più urgenti non solo a causa del riscaldamento globale, ma anche per la grave crisi energetica e il vertiginoso aumento delle bollette. Al centro del primo incontro martedì 20 settembre alle Ville Ponti sono state le comunità energetiche rinnovabili (Cer) e i vantaggi che possono portare al processo di conversione energetica verso lìabbandono dei combustibili fossili.
«Crescere senza compromettere il futuro delle nuove generazioni, questa è la sfida dello sviluppo sostenibile – spiega il presidente della Camera di Commercio di Varese Fabio Lunghi -. Stiamo attraversando un momento difficile, molto più grave di quelli che abbiamo passato negli ultimi tre anni. Le aziende soffrono l’aumento dei costi dell’energia e molte rischiano di dover fermare la produzione. Gli aiuti fanno sempre comodo, ma quello di cui le imprese hanno più bisogno è progettazione. Come Camera di Commercio vogliamo offrire agli imprenditori, anche i più piccoli, degli strumenti pratici per avviare progetti di innovazione indirizzati verso una maggiore autonomia energetica».
«I prossimi anni – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente e al clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo – saranno paragonabili a una nuova Rivoluzione industriale. In base alle direttive europee, abbiamo meno di 30 anni per abbandonare i combustibili fossili. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo steso un piano regionale che prevede da un lato un taglio del35% dei consumi e dall’altra il raddoppiamento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Una delle poche fonti che possiamo potenziare è il solare, ma questo significherà occupare grandi superfici con pannelli solari. Col politecnico di Milano abbiamo stimato che ogni comune della regione dovrebbe mettere a disposizione per gli impianti fotovoltaici un terreno pari ad almeno dieci campi da calcio. Le comunità energetiche rinnovabili saranno fondamentali in questo percorso e prevediamo che la Lombardia possa ospitarne dalle 3 alle 6mila. Le cer sono iniziative che partono dal basso e coinvolgono tutti: comuni, aziende, privati e a volte anche le parrocchie. Se non si mette in pratica tutto questo, sarà impossibile raggiungere l’autonomia energetica. Non possiamo più affidarci a un signore che da un momento all’altro può decidere di chiuderci i rubinetti del gas».
«Ci siamo illusi – interviene Maurizio Melis, giornalista di Radio24 – che chi ci ha fornito energia, avrebbe fatto delle sue risorse solamente un uso economico e non politico. Ci siamo sbagliati e scegliere di rifornirsi da un altro paese non risolve il problema. Le rinnovabili sono le fonti più economiche che esistono e sono l’unica soluzione alla nostra dipendenza energetica».
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