A tu-per-tu con un cinghiale: come comportarsi?
Camminando nei boschi può capitare di imbattersi in un branco di cinghiali, ecco quindi alcuni consigli per ridurre al minimo i rischi durante le uscite in natura
I cinghiali sono animali solitamente notturni e crepuscolari, e di conseguenza gli incontri nel corso della giornata sono più rari, ma non impossibili. A causa dell’aumento delle consistenze e delle aree occupate dalla specie, va tenuta in considerazione la possibilità di un incontro fortuito con un cinghiale quando ci si trova nei boschi.
La specie, così come tutti i selvatici, ha un’innata diffidenza nei confronti dell’uomo. Il cinghiale possiede inoltre un ottimo olfatto e un formidabile udito, identificando facilmente la presenza dell’uomo. In caso d’incontro con uno o più individui, la sua prima reazione sarà quindi sempre quella di fuggire.
Due possono essere le situazioni potenzialmente pericolose. La prima è quella in cui il cinghiale, avvicinato involontariamente dall’escurionista, si trovi senza via di fuga: in questo caso scatterà la tendenza dell‘animale a difendersi, caricando ossia muovendosi con fare aggressivo verso di noi. La reazione più saggia è quella di mantenere la calma, rimanere fermo a debita distanza e, senza movimenti bruschi o rumori improvvisi, allontanarsi gradualmente mantenendo sempre lo sguardo fisso sull’animale, oppure trovare immediatamente riparo in una zona rialzata (una roccia, un masso, un albero con rami che permettano la risalita…) dove non si può essere raggiunti.
La seconda casistica di rischio è quella di incontrare una femmina con i cuccioli. In questo caso le femmine tendono ad essere molto protettive verso i cuccioli, e per difenderli attaccano i potenziali aggressori. In questo caso occorre evitare assolutamente di interagire con i piccoli (anche quando apparentemente risultano soli), ed occorre allontanarsi mantenendo la calma e continuando a rimanere vigili, con lo sguardo rivolto all’area con la presenza degli animali.. In particolare occorrerà evitare di porsi come ostacolo tra la madre e i piccoli o comunque di trovarsi al centro dell’area frequentata dai cuccioli. . Se si rimane a debita distanza e non si spaventa il gruppo famigliare la prima opzione istintiva della madre rimarrà ancora quella di allontanarsi da noi emettendo un verso di allarme che indurrà i cuccioli a seguirla nella fuga.
Inoltre se avvistiamo inizialmente un solo cinghiale conviene aspettare qualche istante: spesso si spostano in gruppo, e si muovono in “fila indiana”, quindi una volta passato un animale potrebbero seguirlo gli altri. In questo frangente la soluzione ottimale è lasciarli passare senza né ostacolarli né spaventarli.
E se mangiassimo i cinghiali abbattuti, facendo di un problema un’opportunità?
Di seguito un breve vademecum per non incorrere in rischi inutili durante le passeggiate nei boschi
1.Documentarsi. Può essere utile informarsi sulla zona che si decide di visitare. Se ci sono boschi di quercia o faggete è probabile che, nel periodo di maturazione di frutti, ci siano cinghiali nei dintorni perché vanno ghiotti di ghiande e faggiole. Analogamente nelle zone con ristagni d’acqua in cui i cinghiali amano immergersi per i “bagni di fango” (pozze di insoglio) o nella vegetazione molto fitta che usano come area di rifugio durante il giorno.
2.Osservare. È importante stare attenti ai segnali del terreno. Le grufolate, ossia i segni che lasciano i cinghiali scavando col grugno nel terreno, sono i segni più riconoscibili che certificano un passaggio della specie o un uso ricorrente dell’area
3.Ascoltare. Il cinghiale si muove generalmente in branco ed è piuttosto rumoroso (calpestione sulle foglie, movimento nei cespugli e nella vegetazione bassa ecc.). Ricordiamo che preferisce muoversi all’imbrunire o di notte, quindi fondamentale è sapere che aggirarsi al buio è potenzialmente più pericoloso. Spesso è anche percepibile all’olfatto la vicinanza di un branco di cinghiali (magari occultati nella vegetazione) per via del caratteristico odore (molto marcato) di suino
4.Mantenere la calma. Se si è coinvolti in un incontro ravvicinato, la prima regola è essere calmi, evitare gesti inconsulti, allontanarsi gradualmente e lasciare aperte più vie possibili. Scappare è inutile, i cinghiali corrono più veloci di noi.
5.Farsi sentire. I cinghiali tendono ad allontanarsi anticipatamente per evitare gli incontri potenzialmente pericolosi per loro.
6.Tenere il cane al guinzaglio. Se si è in compagnia del proprio cane durante una passeggiata in natura è bene evitare di lasciarlo scorrazzare liberamente. I cinghiali lo identificano come un potenziale predatore e in un ipotetico scontro ad avere la peggio sarebbe il cane che può riportare ferite molo gravi (i cinghiali hanno canini molto sviluppati e taglienti).
7.Stare a distanza. Se incontri un cinghiale ferito non avvicinarti: l’animale è impaurito e potrebbe reagire. È consigliabile informare l’Ente Territoriale competente (Parco, Nucleo Faunistico della Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali ecc.)
Ovviamente questo decalogo, proposto a scopo preventivo e precauzionale, non deve distoglierci dalla passione per le passeggiate in natura. Gli attacchi da parte di cinghiali alle persone sono eventi rarissimi. Seguire queste semplici regole di comportamento ci permetterà di continuare a godere del piacere di stare in natura.
BIBLIOGRAFIA
Come comportarsi quando si incontra un cinghiale. Parchi Lazio. 2017
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