Orientamento Scolastico

Orientarsi nella scelta della scuola superiore? È questione di dialogo

Quanto può essere difficile per un giovane studente scegliere la scuola superiore a cui iscriversi? Ufficio scolastico e Provincia di Varese con la collaborazione di Camera di Commercio propongono due serate di confronto con Beppe Bertagna, gesuita, docente, psicologo con specializzazione in psicologia dell'educazione e clinica

varie scuola

«Non è la scelta della vita, ma iniziare con il piede giusto avvantaggia». Così il direttore dell’Ufficio scolastico di Varese professor Giuseppe Carcano invita studenti a genitori a valutare con attenzione quale scuola superiori intraprendere.

«La nostra è una provincia che ha un’ampia offerta, molto differenziata e completa: licei, istituti tecnici e professionali. Sicuramente è possibile trovare quella che meglio rispecchia le proprie ambizioni e aspettative. Il momento, però, richiede un confronto aperto tra figli e genitori e tra famiglie e professori. Non sempre i talenti emergono con chiarezza a questa età: il dialogo è fondamentale per giungere a una scelta condivisa, dove anche le aspettative degli adolescenti trovano spazio nella relazione che punta al futuro lavorativo o in breve tempo, oppure dopo un ulteriore ciclo di studi all’università o negli Its Accademy. Come Ufficio scolastico abbiamo promosso una serie di iniziative insieme a Camera di Commercio e Provincia di Varese: tanti spunti ed eventi che potranno aiutare a comprendere, senza alcuna pretesa di imporre, la scelta migliore».

Dallo scorso mese di ottobre, un fitto calendario di appuntamenti è proposto ai ragazzi delle classi terze che hanno modo di ascoltare, conoscere e approfondire in un “road show” itinerante tra le scuole secondarie di primo grado. Sono stati organizzati Saloni dell’Orientamento dove trovare, in un colpo solo, l’offerta dei diversi istituti superiori. Esiste un portale ricco di notizie, informazioni, risposte che propone tutta l’offerta formativa . Esiste anche la versione cartacea Guida “PerCorsi”, stampata in 12.000 copie destinate a tutti i ragazzi, le ragazze, e ai docenti. Tra novembre e dicembre ci sarà la lunga stagione degli open day: «Si tratta di una delle scelte più delicate e importanti della vita dei nostri ragazzi – commenta il Consigliere delegato all’Istruzione e Formazione della Provincia di Varese Simone Longhini – in un momento già corredato da numerosi cambiamenti su diversi fronti. Quello che le Istituzioni, gli enti e le associazioni possono fare è lavorare in sinergia per supportare gli studenti varesini a compiere questa scelta con consapevolezza, fornendo le informazioni sulle opportunità che il territorio offre, con particolare attenzione ai nuovi percorsi».

L’offerta formativa varesina risponde a esigenze e aspettative del suo territorio, ugualmente ricco di proposte di lavoro differenziate che richiedono abilità e capacità molto diverse: «Competenze digitali – racconta il presidente della Camera di Commercio di Varese, Fabio Lunghi – cui va abbinata anche la capacità di sviluppare le “soft skill” che non sempre sono esito diretto delle materie di studio, ma indubbiamente servono per ben operare nel mondo del lavoro».

Orientarsi tra stimoli, suggestioni, conoscenze e pregiudizi non è facile per i genitori chiamati a sostenere i figli ma anche a intravedere opportunità che, magari, a 14 anni sono ancora latenti. Per fornire alle famiglie gli strumenti adatti, Ufficio scolastico e Provincia di Varese con la collaborazione di Camera di Commercio, propongono due serate di confronto con un esperto. Il prossimo 16 novembre, alle Ville Ponti di Varese, e il 25 novembre al’Ite Tosi di Busto Arsizio, con inizio alle ore 18, il professor Beppe Bertagna, dialogherà con i genitori e parlerà di “Storie di ordinario orientamento”.

L’INTERVISTA

A cosa deve servire questo incontro?

Ad aiutare i genitori, stimolarli in una riflessione sui figli adolescenti. L’obiettivo è quello di portarli a vedere le cose con gli occhi dei propri figli. In questo modo, con questa capacità di andare oltre al proprio sguardo di adulto, si potrà avere un confronto alla pari. Al volte i giovani si sentono costretti in schemi prestabiliti e non riescono a far emergere il proprio sé. Capita anche se il rapporto è amichevole, quotidiano, perchè i giovani hanno una complessità che può rimanere sotto traccia nella quotidianità. Il momento del passaggio dall’infanzia all’adolescenza presuppone un allentamento del legame con la famiglia perché subentrano nuove relazioni. I nostri ragazzi crescono anche in altri gruppi, con gli amici e i cambiamenti della loro personalità possono non essere colti.

Quanto può essere delicata la scelta della scuola superiore?

Fare un indirizzo o un percorso solo per “far contenti i genitori” alla lunga fa emergere criticità e fallimenti. È importante non fermarsi alle proprie aspettative di genitori, o alle scelte convenienti, ma andare a scoprire le passioni e le ambizioni dei ragazzi. La scuola è un elemento di crescita ma non è il solo. Non dobbiamo addossare alla scuola l’intero sviluppo dell’individuo che, invece, si forma attraverso la molteplicità delle esperienze. L’ambiente scolastico però rimane un caposaldo per questo non deve essere vissuto con fatica o, ancora di più, con mortificazione

Cosa succederà quella sera?

Io parlerò con i genitori presenti. Sarà un dialogo attivo, dove affronteremo i temi e i problemi che emergeranno. Un confronto a tutto campo così da individuare strumenti utili a tutti per avviare un confronto aperto e utile in famiglia.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2022
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