Pagelle Pro Patria: Del Favero punito senza colpe, l’attacco incespica sotto porta
I voti dei tigrotti, usciti sconfitti per la seconda volta nel giro di sei giorni. La difesa si comporta bene ma ancora una volta deve raccogliere il pallone dalla rete, in attacco poche occasioni e zero cinismo
DEL FAVERO 6 Non ha la possibilità di mettersi in mostra, perché l’unico tiro subito nello specchio della porta in 90 minuti è il colpo di testa del match-winner Palumbo. La porta della Pro Patria è troppo vulnerabile, ma il suo guardiano non può che guardare la rete gonfiarsi impotente. Sensazioni ineluttabili.
VAGHI 6,5 Nonostante il risultato di squadra sia negativo, la sua è una delle migliori prestazioni stagionali: soffre pochissimo il tridente bianconero e migliora l’affiatamento con Boffelli e Saporetti, terzetto che 14 giorni fa aveva superato a Busto la Triestina nell’ultimo trionfo bianco-blu.
BOFFELLI 6,5 Altra partita giocata da leader della squadra, altra prima punta avversaria addomesticata (anche a costo di ricevere qualche sportellata e gomitata di troppo). Ma in questo momento tutto ciò sembra non bastare.
SAPORETTI 7- Sulla carta avrebbe la missione più difficile di tutte: tenere a bada il talento argentino con diversi gettoni tra Serie A e Champions League Soulé, designato come l’erede di Dybala. Lui si esalta sotto pressione e in fase di possesso palla si concede anche qualche apertura (sia un cambio campo che una verticalizzazione per Castelli) a la “Bertoni”, grande assente del match. Sempre più titolare e sempre meno “sesto uomo”.
Seconda sconfitta consecutiva per la Pro Patria: vince la Juve di misura
VEZZONI 5,5 Se nelle precedenti gare alternava spesso 45′ minuti ottimi ad altri 45′ conditi da errori, oggi l’intermittenza è costante (scusate l’ossimoro) per tutta la partita.
dal 73′ Pitou 6
NICCO 6 Tanti ma davvero tanti duelli a centrocampo, specie nel primo tempo; poche invece le rifiniture per le vie centrali del campo, dove la Juventus fa densità.
FIETTA 6+ Partita disciplinata per il capitano, che non avrà le geometrie di Bertoni e la pulizia del pallone di Brignoli, ma che con intelligenza e senza timore riesce a vincere diversi contrasti, a volte anche con eleganza di chi sa dare del tu al pallone anche sotto pressione.
dal 79′ Perotti
FERRI 6 Partenza promettente in una partita che sembrava bloccata, ma quando la gara effettivamente si sblocca la mezzala si infrange e non riesce più a infilarsi tra le tenaglie bianconere.
dal 79′ Gavioli SV
NDRECKA 6,5 I compagni lo cercano nella speranza che lui possa, saltando l’uomo, creare superiorità, dare spinta e crossare in area. Dopo svariati tentativi non sempre efficaci, il cross che sembra essere decisivo, quello per Chakir al 79′, è deviato in angolo da un intervento decisivo di Poli.
Vargas amaro dopo la sconfitta contro la Juve: “Uno sforzo immenso per portare a casa zero punti”
STANZANI 5,5 Il suo destino è legato a quello del centrocampo o al massimo delle ali, se si tratta di giocare in contropiede. Ma la Juventus fa massa e lui viene schiacciato nella posizione da raccordo.
dal 61′ Piu 5,5 Massimo sacrificio in una partita in cui non gli viene data la possibilità di mettersi in luce, se non per un colpo di testa innocuo.
CASTELLI 5,5 Solo a sprazzi, si riescono a vedere i tagli verso l’area che avrebbero potuto imbucare la difesa della Juventus, solo a sprazzi. La scelta di Vargas, tuttavia, andava proprio in questo senso (provare a tagliare i due centrali bianconeri), qualcosa in più della semplice opportunità di riscatto dopo l’errore di Novara.
dal 73′ Chakir 5,5 In diretta il gol sbagliato sul già citato cross di Ndrecka (minuto 79′) era sembrato un errore clamoroso, il classico “appuntamento in bianco con il gol”. Invece a ben rivedere l’azione si nota la bravura di Poli a sporcare la palla per toglierla dalla traiettoria attaccante, ancora costretto a ingoiare un rospo.
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