A Venezia Ca’ Bonfadini è una “scatola dei sogni” che parla varesino
L'hotel cinque stelle Ca' Bonfadini è un palazzo storico affacciato sul canale di Cannaregio di proprietà di GHP, società proprietaria anche del Palace hotel e guidata dai varesini Elisabetta Gabri e Mauro Morello
Ogni sestiere ha il suo fascino e conserva spazi di autenticità che a Venezia sembrano già un piccolo miracolo.
Cannaregio è a due passi dalla stazione di Santa Lucia, ma è solo sfiorato dal grande flusso dei turisti che invadono la strada che porta a Rialto e da lì a piazza San Marco. È tra le zone più popolate e preserva ancora diverse attività legate ai residenti.
Svoltando a sinistra, prima del ponte delle Guglie, in Fondamenta Venier si trova Ca’ Bonfadini. Un palazzo storico affacciato sul canale di Cannaregio che dietro una facciata semplice nasconde sorprendenti affreschi e stucchi del maggiore artista del neoclassico veneziano. Un hotel cinque stelle con una gestione che fa sentire a casa, che avvolge l’ospite senza mostrare altro sfarzo se non la bellezza della sua struttura. L’accoglienza diventa così un elemento centrale dell’esperienza che bene è descritta nello spazio del sito internet in cui si parla di una “scatola dei sogni”.
Del resto cosa può essere dormire in una suite al secondo piano con un terrazzino che guarda verso il canale sottostante? Uno spazio con ogni tipo di comfort, ma dove basta alzare lo sguardo per restare incantati dagli affreschi e da un arredamento curato in ogni centimetro. Si vive una esperienza intensa grazie al connubio tra antico e contemporaneo, come si ritroverà nella cucina del ristorante Dama sia per un pasto che per la colazione al risveglio.
Venezia ha una magia tutta sua. Una città con le distanze limitate e una ricchezza di esperienze uniche. L’acqua, la storia, l’arte e l’assenza del traffico veicolare fanno rallentare i ritmi. Cannaregio fa poi la sua parte perché nel grande sestiere ci si può perdere e questa diventa una meravigliosa esperienza. Ricco di luoghi storici con il ghetto ebraico, le diverse chiese, la casa natale di Tintoretto, ha in Ca’ Bonfadini il luogo ideale come base di partenza per visitare la città.
L’hotel, anche se la sua direttrice arriva dalla Sicilia, parla varesino perché la società che ha rilevato lo stabile e oggi cura anche tutta la gestione, è la GHP srl che possiede anche il Palace hotel a Varese e San Lorenzo a Linari a Siena.
Due settimane fa Sette, il magazine del Corriere della sera, aveva dedicato un servizio alla struttura veneziana. “Elisabetta, Mauro e i palazzi restaurati tra design e cucina” era il titolo scelto per far intendere come la storia della nuova esperienza turistica fosse partita dalla coppia varesina composta da Elisabetta Gabri e Mauro Morello, entrambi imprenditori noti nel nostro territorio.
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