Cori oltraggiosi e multe, la Pro Patria chiede collaborazione ai propri tifosi
5 mila euro a ottobre contro la Pro Vercelli e 3 mila euro la scorsa settimana contro il Sangiuliano City: costi che pesano sulle casse societarie. La società si appella ai (pochi) tifosi sugli spalti
Multe gravose che pesano sulle casse della società. La Aurora Pro Patria 1919 chiede ai propri tifosi di darsi una calmata e controllare i bollenti spiriti della frangia più scatenata del tifo biancoblu.
La richiesta della società bustocca giunge dopo la multa di 3 mila euro arrivata dopo la partita contro il Sangiuliano City: il giudice sportivo ha infatti scritto nel provvedimento che “circa l’80% dei suoi sostenitori dei cinquanta presenti nel “Settore 2 Popolari Scoperti” ha intonato, al 39° minuto circa del primo tempo, cori espressione di discriminazione comportanti, direttamente o indirettamente offesa, denigrazione e insulto per motivi di razza, di religione, di nazionalità e di origine etnica nei confronti di tifosi di una Società avversaria, cori tutti percepiti da entrambi i Rappresentanti della Procura Federale presenti ma intonati da un numero complessivo di quaranta persone circa e, quindi, privi del requisito della dimensione previsto dall’art. 28 C.G.S. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S. (r. proc. fed.)”.
La multa fa seguita a quella ancora più pesante comminata alla Pro Patria dopo il match casalingo con la Pro Vercelli del 2 ottobre, sanzione di 5 mila euro per “per avere i suoi sostenitori, posizionati nel settore 2 degli spalti denominato “pop. locali”, intonato cori oltraggiosi nei confronti: 1 al 34° minuto del primo tempo, per tre volte per circa 20 secondi, delle Forze dell’Ordine; 2 al 36° minuto del secondo tempo, per tre volte di seguito per circa 25 secondi, di Istituzioni Calcistiche e per avere i suoi sostenitori, posizionati nel settore 2 degli spalti denominato “pop. locali”, intonato, al 35° ed al 43° minuto del primo tempo e al 35° minuto del secondo tempo, cori espressione di discriminazione comportanti, direttamente o indirettamente offesa, denigrazione e insulto per motivi di razza, di religione, di nazionalità e di origine etnica nei confronti dei tifosi avversari, cori tutti percepiti da un solo Rappresentante della Procura Federale sui due presenti e, quindi, privi del requisito della percezione reale previsto dall’art. 28 C.G.S. Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S. (r.proc. fed.)”.
Così la società sportiva spiega la presa di posizione: «In seguito ad un ulteriore multa gravosa per le casse societarie, intendiamo porre in evidenza come per ogni partita disputata allo “Speroni” con i numeri attuali, il Club risulti essere penalizzato da un passivo così documentato:
Pro Patria – Pro Vercelli (Multa euro 5.000):
Spese Organizzazione: euro 3415,30.
Incasso netto: euro 3916,76 (compresa quota abbonati).
Percentuale Ospiti: euro 381,59.
Costo Gara: euro 4880,13.
Pro Patria – Sangiuliano City (Multa euro 3.000):
Spese Organizzazione: euro 3135,40.
Incasso netto: euro 3349,26 (compresa quota abbonati).
Percentuale Ospiti: euro 326,55.
Costo Gara: euro 3112,69.
Aurora Pro Patria 1919 invita dunque tutti i tifosi a prendere atto di questi fatti concreti e di evitare totalmente atteggiamenti che possano in qualsiasi modo nuocere alle casse e all’immagine del Club. Si invitano inoltre gli spettatori, sempre pronti a sostenerci a Busto e in tutte le trasferte, ad avere un comportamento consono all’amore che ogni tifoso professa verso i colori bianco-blu. In caso contrario, considerando i numeri di cui sopra, per i quali occorre da parte di tutti una seria e profonda riflessione, la Società sarà costretta ad attuare importanti provvedimenti».
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