Tredici anni dopo diventa realtà l’idea di collegare il teleriscaldamento di Busto Arsizio con il termovalorizzatore
Per Agesp si chiude un anno difficile ma per il 2023 ci saranno importanti novità, dalla vendita delle quote di Agesp Energia alla progettazione del teleriscaldamento
Gli astri guardano benevolmente Agesp, Amga e Neutalia. Nel giro di pochi giorni i tasselli del mosaico dell’economia circolare si sono predisposti in modo da arrivare al 2026 con una rete di teleriscaldamento che serve Busto Arsizio, Legnano e Castellanza alimentata dalle turbine del termovalorizzatore di Neutalia a Borsano. Un’idea inseguita da oltre 13 anni. Questo permetterà di diminuire moltissimo l’uso di gas per riscaldare i 165 edifici attualmente collegati (dei quali il 35% sono edifici comunali) e sfruttare non solo dal punto di vista energetico i cascami di vapore prodotti dall’impianto di Borsano.
L’amministratore unico di Agesp spa Francesco Iadonisi chiude un anno difficile per il gruppo ma con una buona notizia legata alla concessione del finanziamento Pnrr da 10,6 milioni di euro (ai quali si aggiungono i 5 per quella di Legnano, ndr) per collegare la rete del teleriscaldamento (che è di proprietà di Agesp Energia) al termovalorizzatore: «Non ci sono stati particolari problemi endogeni ma alcuni fattori esogeni che non ci hanno fatto dormire qualche notte. Il risultato del Pnrr è di buon auspicio ma lo abbiamo ottenuto grazie al lavoro fatto da Giuseppina Basalari, l’ingegner Maria Larotonda e il direttore generale Gianfranco Carraro».
Il management di Agesp già da diversi anni cercava di assicurare un destino strutturato all’impianto, con un’attenzione rivolta all’efficientamento energetico coniugata a quella per la tutela dell’ambiente, essendo già da tempo orientati al rispetto di questa tematica, come testimoniato dalla stessa attivazione del servizio di TLR già da diversi anni.
La centrale di cogenerazione di via M.Polo è stata concepita circa un ventennio fa, quando la fonte primaria di produzione energetica era il gas metano; nel tempo, tuttavia, la realtà è cambiata a partire dal costo della materia prima fino ai cosiddetti certificati “grigi” che Agesp paga ogni anno per l’inquinamento che produce (passati da poco più di 150 mila euro all’anno a 1,5 milioni di euro).
Negli ultimi anni, poi, la tendenza è diventata quella di utilizzare fonti alternative ai combustibili fossili. È stata, quindi, sin da subito considerata particolarmente positiva l’opportunità relativa al percorso nato con la costituzione di Neutalia S.r.l., che consente di poter puntare su una fonte di alimentazione alternativa (combustione rifiuti). Un progetto che già nel 2010, quando venne attivata la rete di teleriscaldamento cittadina, si pensava di mettere in atto.
Quando, dunque, il Ministero della transizione ecologica, con la pubblicazione a fine luglio 2022 dell’avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per lo sviluppo di sistemi di teleriscaldamento da finanziare nell’ambito del PNRR, ha dato la possibilità di ottenere finanziamenti per le attività di questo tipo, l’occasione è stata colta tempestivamente ed accolta con estremo favore.
La partecipazione al bando, dunque, risponde positivamente sia allo sviluppo del piano industriale di Neutalia sia ai progetti di sviluppo di Amga Legnano, In particolare, infatti, lo scorso 30 settembre Agesp Energia S.r.l., Amga Legnano S.p.A. (capofila) e Neutalia S.r.l. hanno costituito un’Associazione Temporanea di Imprese per la partecipazione congiunta al bando PNRR, che ha condotto all’entrata in graduatoria annunciata il 23 dicembre scorso.
«Questo risultato costituisce un grande successo per la città di Busto Arsizio per la posizione sull’asse del Sempione, da sempre attenzionata rispetto alle tematiche relative all’inquinamento e alla tutela ambientale. Il bando, inoltre, prevede circa il 90% degli investimenti a fondo perduto» – hanno ribadito sia Iadonisi che Roberto Ghidotti, consigliere comunale con delega alle partecipate.
Questo progetto permetterà di ridurre la quantità di energia termica a servizio del sistema di teleriscaldamento di AGESP Energia S.r.l. prodotta da fonti fossili (la centrale a gas continuerà a funzionare come backup a garanzia di eventuali sospensioni di erogazione) sfruttando i cascami del termovalorizzatore di Neutalia e a rendere “efficiente” il sistema di teleriscaldamento esistente in città.
Gli interventi da eseguire all’impianto di Busto Arsizio prevedono una modifica degli impianti della centrale di cogenerazione esistente; l’estensione della rete di teleriscaldamento, mediante la realizzazione di nuova dorsale da circa 6,70 km e finalizzato a raggiungere il termovalorizzatore, realizzazione di un nuovo sistema di accumulo di circa 2.000 mc lungo il tracciato della rete di teleriscaldamento in progetto per migliorare ulteriormente il funzionamento e la gestione dell’impianto di produzione termica.
Durante la fase di progettazione, che si prevede di avviare già dal mese di gennaio 2023, saranno effettuate le valutazioni tecniche al fine di individuare il miglior tracciato da posare, il punto di interfaccia idoneo per il collegamento al termovalorizzatore ed il luogo funzionale di posizionamento del sistema di accumulo.
La prossima sfida, in coordinamento con i soci, sarà quella di riuscire a rispettare le precise tempistiche richieste, al fine di poter seguire i vari step di finanziamento. L’importante risultato raggiunto potrà fornire un ulteriore impulso allo sviluppo del piano industriale di Neutalia orientato verso l’economia circolare ed alla valorizzazione della società AGESP Energia S.r.l., interessata da un percorso appena intrapreso di messa sul mercato volto alla crescita e allo sviluppo della stessa che, grazie all’aumento di valore, assume una valenza ancor più positiva.
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