Pioggia di commenti negativi sulla viabilità di Varese: “Scelte discutibili, comunicazione troppo scarsa”
Tra i primi a reagire i capogruppo del Polo delle Libertà e Varese Ideale Luca boldetti e Stefano Clerici, ma anche il rappresentante di Varese città in Azione Carlo Alberto Coletto
Una pioggia di commenti, dalle forze politiche di minoranza ma anche dalle altre realtà cittadine arriva sulla gestione della viabilità in entrata a Varese da parte del Comune: l’attacco è nei confronti della giunta di centro sinistra, non solo sulle scelte ma anche sulla comunicazione dei fatti.
BOLDETTI: “L’AMMINISTRAZIONE STA IMPROVVISANDO”
Il capogruppo del Polo delle Libertà in consiglio comunale a Varese, Luca Boldetti, commenta: «La sensazione è che questa Amministrazione continui ad improvvisare e non abbia la minima idea della situazione in città. Le code infinite per chi arriva a Varese in autostrada e quelle in via Gasparotto, in viale Borri, in viale Belforte e altrove sono imbarazzanti e dannose. Capisco i lavori in corso e i tanti, forse troppi, cantieri aperti che non si riescono a chiudere, ma così si sta rendendo Varese sempre meno attrattiva e sempre più inquinata. La Giunta Galimberti ha dimostrato di non saper programmare i lavori pubblici in città e, quindi, butta tutto insieme nel minestrone causando incredibili disagi ai cittadini, oltre all’aumento dello smog dovuto al grande traffico. Manca una visione d’insieme ed una seria programmazione».
Il consigliere di minoranza sottolinea alcuni aspetti della crisi viabilistica di questi giorni, che interessa soprattutto gli ingressi e le uscite autostradali: «Mi auguro che quantomeno, visti i lavori, i tempi semaforici di largo Flaiano siano stati riprogrammati, e con la fine delle festività e la ripresa delle scuole e di tutte le attività vi sia una costante presenza dei vigili per garantire maggior scorrevolezza al traffico sia alle rotonde davanti all’Esselunga che all’uscita obbligatoria su via Gasparotto dell’autostrada».
STEFANO CLERICI “URGENTE LIBERARE IL TAPPO ALL’ENTRATA DELLA CITTÀ”
Per il capogruppo in consiglio comunale di Varese Ideale, Stefano Clerici, si tratta di: «Lavori pubblici calendarizzati malissimo, cantieri che si sovrappongono senza adeguata programmazione e che restano aperti per anni senza alcuna certezza dei tempi di chiusura, pessima gestione della comunicazione: a fare le spese dell’improvvisazione di Galimberti e dei suoi uomini sono come sempre i cittadini – spiega – Come ampiamente previsto, i varesini, al rientro dopo le vacanze di Natale, hanno avuto un bel regalo per il nuovo anno: una città completamente bloccata, da largo Flaiano a viale Europa, da via Gasparotto a viale Belforte. Come è possibile che l’amministrazione non sia stata in grado di comunicare in modo efficace agli automobilisti, con una cartellonistica adeguata e un sistema studiato di deviazioni e percorsi consigliati, come uscire dal labirinto in cui sono stati rinchiusi?».
Sui semafori Clerici non esprime i dubbi di Boldetti, ma certezze: «L’amministrazione non si è nemmeno degnata di cambiare la temporizzazione dei semafori di largo Flaiano – L’ennesima dimostrazione di sciatteria e di pressappochismo che ci lascia senza parole – Grottesco, poi, l’appello del PD al governatore Fontana affinché renda gratuita la Pedemontana: Galimberti fa danni e la Regione deve sempre metterci una pezza. E’ quanto mai urgente aprire la nuova strada per liberare il “tappo” che si è venuto a creare all’ingresso della città. Il PD gioca con i soldi (e con la pazienza) dei varesini, stanziando 2,5 milioni per inutili e dannose piste ciclabili e 1 milione (una miseria) per le manutenzioni stradali, dimostrando di non avere alcuna visione della città e di essere alienato dalla realtà, che è fatta di problemi concreti e quotidiani a cui Galimberti e soci non sanno dare alcuna risposta»
COLETTO: “NON SI POTEVA PENSARE A UNA PROGRAMMAZIONE PREVENTIVA?”
Sulla proposta PD, anche il terzo polo esprime tutte le sue perplessità commentando: «Apprezziamo la volontà di agevolare e ridurre gli oneri a carico degli automobilisti, ma ci chiediamo: Non si poteva pensare ad una programmazione preventiva con un’interlocuzione con la Regione con i tempi che avrebbero consentito di gestire una pianificazione dell’impatto della chiusura? E’ mai possibile che si pensi ad una soluzione solo dopo il verificarsi di un problema e non si riesca ad avere una visione più prospettica? – si chiede Carlo Alberto Coletto, a nome del direttivo di varese città in Azione – Ci auguriamo che, in futuro, l’Amministrazione Comunale sappia gestire in maniera più efficace gli interventi che interessano i nostri concittadini, nonché lavoratori e studenti che gravitano sulla nostra città».
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