Bonaccini: “Noi dobbiamo puntare sulla crescita con una sinistra pragmatica”
Il presidente dell’Emilia Romagna è in corsa per la segreteria del partito democratico e ha parlato al Santuccio
![Generico 30 Jan 2023](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2023/02/generico-30-jan-2023-1369980.610x431.jpg)
“Per dieci anni, dopo Bersani, nessuno è più tornato a Mirafiori. Sono anni che non ci fischiano, non perché non ce lo meritavamo ma perché non c’eravamo”.
Bonaccini arriva a Varese per presentare la sua candidatura per la segreteria del Partito democratico e parte subito in modo autocritico.
Il teatro Santuccio è pieno con un pubblico in prevalenza fatto di militanti e amministratori. Il presidente della regione Emilia Romagna si presenta con uno slogan chiaro: Energia popolare.
“Uso spesso la metafora del bar perché dobbiamo toglierci la puzza sotto il naso. Non siamo superiori a nessuno. Se diventerò segretario cambierò tutto il gruppo dirigente anche se non userò mai la parola rottamazione. Non dobbiamo mandare via nessuno anche perché in troppi che ci votavano se ne sono già andati. Ma i dirigenti che hanno perso devono stare fermi un giro. Noi dobbiamo pescare dal territorio. Non voglio fare il partito dei sindaci ma questi vanno valorizzati. Governiamo il 70 percento delle amministrazioni. Se diventerò segretario rivedrò gli affitti delle sedi perché non si capisce perché dare i soldi a una fondazione di cui non sono chiare gli obiettivi”.
Un quarto d’ora di parole tutte critiche contro un pezzo del Pd, ma “non mi interessa cambiare il nome. La parola democratico fu scelta per mettere insieme culture diverse. Il mio riferimento era Enrico Berlinguer. Dobbiamo riscoprire una vocazione maggioritaria ma questo non vuol dire andare da soli. Lo dico al M5S e al Terzo polo: facciamo opposizione alla destra e non al pd. Ci sono persone che sono di sinistra e hanno votato a destra. Dobbiamo domandarci perché. Il lavoro e l’impresa devono diventare la nostra ossessione. Dobbiamo essere un partito laburista e introdurre il salario minimo legale. C’è troppo precariato e questo non permette di fare famiglia. L’asilo nido deve essere un servizio universale e gratuito. Va tagliato il costo del lavoro e dobbiamo parlare con le partite iva. La sanità è un elemento fondamentale per i cittadini e deve essere pubblica. Mancano gli infermieri e va rivisto il contratto. Dobbiamo portare l’obbligo scolastico a 18 anni”.
L’ultima parte del discorso è stata dedicata all’ambiente. “Stiamo inquinando troppo e basta guardare il clima. Non nevica più e tra qualche anno verranno spazzati via posti di lavoro”. Bonaccini conclude poi con una riflessione su un piano identitario
“Sono di sinistra e credo molto nei diritti civili. Ognuno deve amare chi gli pare. Anche sulla cittadinanza vanno fatti cambiamenti ma occorre essere maggioranza”.
Lui e la Schlein sono venuti a Varese e hanno mobilitato mondi diversi. Un pareggio sostanziale come presenze di pubblico. Un punto a favore della parlamentare rispetto all’età media in sala e anche in capacità oratoria. Entrambi hanno garantito che lavoreranno insieme per riportare il Pd ad essere centrale nella vita politica del Paese partendo dall’opposizione. Ora la scelta passa a chi andrà a votare alle primarie. I contendenti sono quattro, ma la vera sfida è tra loro due.
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