Il Ccr dà il via alla costruzione del polo della scienza

L'Unione Europea scommette sul futuro del centro. Firmato il contratto per la realizzazione di due dei quattro edifici che diventeranno la nuova anima del Jrc

nuovi edifici jrc ispra ccr progettoSarà il cuore della ricerca, il futuro del Ccr. Nel centro di Ispra (Joint research center – Jrc) sorgerà infatti un grande polo scientifico dove gli scienziati potranno lavorare fianco a fianco, confrontarsi e fare crescere le innovazioni. Questa mattina il direttore del sito, Dolf Van Hattem, ha messo la firma al contratto per la costruzione di due dei quattro nuovi edifici previsti nel piano di sviluppo strategico. La realizzazione è stata affidata alle società italiane Arcas e Intertecno. Per il centro di ricerca si tratta di un passaggio epocale, forse il più importante degli ultimi decenni. «La struttura originaria era troppo dispersiva: era pensata in funzione della missione nucleare di questo luogo – ha spiegato l’architetto Alejandro Massaro Lattuada, responsabile delle fasi di realizzazione -. Il sito infatti è composto da tanti piccoli edifici, una struttura pensata anche per far fronte a un eventuale situazione di rischio, poiché la separazione avrebbe permesso di proteggere le diverse attività».

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Oggi il nucleare per il sito varesino è solo una pagina del passato, il futuro punta tutto sulla ricerca che all’interno del Jrc riguarda moltissimi campi, come ad esempio lo studio dei fenomeni sismici, l’inquinamento atmosferico o il passaporto elettronico. «I due edifici – prosegue Massaro – saranno dedicati agli studi ambientali e alle "life sciences". I primi vanno dai cambiamenti climatici allo studio del suolo, i secondi dalle biotecnologie alla tutela del consumatore. Le strutture ospiteranno sia uffici che laboratori per una superficie di 12 mila metri quadrati e dovranno essere realizzati entro il 2012».

firma progetto jrc nuovi edificiI risultati degli studi compiuti all’interno del Jrc sono fondamentali per l’Unione poiché sono alla base delle decisioni assunte a livello europeo. Ne sono un esempio gli standard per contenere l’inquinamento dei veicoli. Questo spiega in parte la scelta del Parlamento e del Consiglio europei di approvare il finanziamento dell’opera che ammonta a circa 44 milioni di euro: «Aver ottenuto il via libera e lo stanziamento dei fondi rappresenta il coronamento dei risultati del nostro centro – ha commentato Van Hattem -. In questo modo si apre la prima fase del piano strategico che porterà alla realizzazione di quello che sarà il centro di gravità del Jrc. L’obiettivo è quello di creare un ambiente dove gli scienziati potranno lavorare a stretto contatto, in un ambiente stimolante e costruttivo. Questo permetterà di accrescere l’efficienza. Penso che siano risorse spese in ottimo modo». 

Le caratteristiche tecniche degli edifici

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Pubblicato il 02 Marzo 2010
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