Papa (PD) e Lonardi (Lega) a confronto sulla scuola in Lombardia: “Pronte a lavorare insieme”
Entrambe insegnanti, le candidate hanno affrontato con onestà e concretezza le difficoltà attualmente presenti nel sistema educativo, mostrando passione e amore per il loro mestiere
Lunedì 6 febbraio a Palazzo Verbania di Luino si è tenuto un interessante dibattito sul tema della scuola in Lombardia, che ha visto come protagoniste due candidate alle prossime elezioni regionali: Erika Papa (PD) e Debora Lonardi (Lega).
Entrambe insegnanti, le candidate hanno affrontato con onestà e concretezza le difficoltà attualmente presenti nel sistema educativo, mostrando passione e amore per il loro mestiere. Nonostante la bassa partecipazione da parte del mondo scolastico, di chi “ogni giorno vive e lavora in questo contesto”, la brillante moderazione della professoressa luinese Chiara Griffa, che ha aperto l’incontro evidenziando l’importanza della scuola non solo come trampolino di lancio per il mondo del lavoro ma come contesto che forma nuovi cittadini, ha permesso ai presenti di comprendere le posizioni, a volte opposte e a volte simili, delle due candidate.
“Perché avete scelto di fare le insegnanti” è stata la prima domanda a cui le candidate sono state chiamate a rispondere. Leonardi ha sottolineato l’importanza di una scuola che non solo fornisca risposte, ma insegni agli studenti a fare domande. Ha proposto una scuola che si estenda al di fuori delle mura, legata al territorio e che evolva con il tempo. Papa, dal canto suo, ha dichiarato di essere sempre stata attratta dal lavoro con i bambini e di aver scelto questa professione perché non riesce a immaginare di fare altro.
«Le motivazioni espresse da Debora ed Erika dimostrano la loro dedizione e passione per l’insegnamento e l’educazione. Speriamo che la loro esperienza e le loro idee possano influire positivamente sulla scuola in Lombardia» ha detto Griffa, che ha proseguito chiedendo il parere delle due candidate rispetto al ruolo che il docente attualmente ha, o deve tornare ad avere.
Alla visione comune delle due candidate relativamente alla complessità del ruolo dell’insegnante a cui, fra le altre, viene richiesto un impegno costante per stabilire relazioni significative con i propri studenti e le loro famiglie, Lonardi ha aggiunto la necessità di ridare autorevolezza ai docenti «Come? Un’idea potrebbe essere iniziare a certificare il loro accrescimento professionale tramite percorsi di formazione. Questo sarebbe un bel modo per potersi rivalutare» ha spiegato Lonardi.
Tema cruciale affrontato durante l’incontro è stato anche quello del merito. «Sempre più spesso una parte della politica associa alla parola scuola quella del merito. Stiamo forse andando verso una società meritocratica?» ha chiesto Griffa.
«Be credo che iniziare a mettere lì quella parola sia già un buon primo passo. Siamo ovviamente ancora molto lontani dalla meritocrazia ma la scuola deve essere il punto di partenza» ha detto Lonardi. Al contrario, la candidata DEM Papa ha sollevato alcune perplessità «Basta aver certificazioni o corsi per essere meritevoli? L’insegnamento è qualcosa di più. In base a che cosa si valuta il lavoro di un insegnamento? E le competenze degli studenti? Ci sono troppi fattori da valutare» ma, «questo non vuol dire non provarci» ha chiosato ancora Lonardi.
«E per quanto riguarda il rapporto scuola-famiglia, stiamo andando incontro a una rivoluzione?» ha chiesto ancora Griffa.
«I primi due punti del programma di Majorino riguardano proprio l’istruzione e la scuola. Al centro di tutto si trova la famiglia a cui si punta di dare incentivi per coprire determinati costi e dare così una spinta per far viaggiare tutta l’economia» ha spiegato Papa. Ma il problema, secondo quanto aggiunto da Lonardi «riguarda il fatto che di bandi e agevolazioni ce ne sono già tante, il problema è che non essendoci personale amministrativo i comuni non riescono a gestirle. L’unica soluzione che vedo è portare più autonomia alla Regione così che ognuno gestisca a seconda delle proprie esigenze».
«Ma la scuola guarda al futuro o deve solo preparare figure specializzate per il mondo del lavoro?» ha chiesto in ultimo Griffa.
«Dobbiamo programmare gli istituti che devono stare sul nostro territorio però è anche vero che dobbiamo dare una panoramica più amplia possibile. Ma ragioniamole a monte queste scelte, mettiamoci intorno a un tavolo con le associazioni di categoria, i commercianti. E’ vero non possiamo sapere quali saranno le professioni del domani ma oggi dobbiamo comunque far sì che i ragazzi siano in grado di scegliere una strada». E, come ha aggiunto Erika Papa: «La scuola deve insegnare valori come il rispetto, la puntualità, la determinazione e la capacità di affrontare i problemi con equilibrio. La scuola deve preparare gli studenti anche a essere flessibili e pronti ad affrontare qualsiasi sfida. Non dobbiamo limitarci a una formazione a livello aziendale, ma essere preparati a tutto».
«Comunque andrà, siamo pronte a lavorare insieme per il bene della scuola» hanno concluso le due candidate.
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