Liberi tra gli scaffali
Controluce ha inaugurato alla libreria del Corso, il progetto "quarta di copertina" in braille per i non vedenti. È la prima delle iniziative in cantiere per la neonata associazione
Una scheda delle ultime uscite con la "quarta di copertina" del libro in braille.
"A voi sembrerà poco, ma è un altro passo verso l’autonomia per tante persone non vedenti". La professoressa Angela Mazzetti, presidente della sezione di Varese dell’Unione Italiana Ciechi, tiene a battesimo questa bella iniziativa alla libreria del Corso.
"Quando Livia Cornaggia mi ha chiesto un incontro per raccontarmi i suoi progetti, – continua Angela Mazzetti, – ho capito subito che faceva sul serio e che avrebbe scalato la montagna pur di arrivare alla meta. Questa iniziativa è un momento di civiltà lungo le strade dell’uomo".
Prima di lei avevano preso la parola gli assessori ai servizi sociali del comune, Gregorio Navarro e della provincia, Christian Campiotti. Entrambi hanno ringraziato Livia che li aveva invitati, dopo incontri per presentare i progetti dell’associazione. Hanno messo in risalto la gioia per vedere Varese sempre attenta alle tematiche sociali e con una grande dote di innovazione. Appoggio che è arrivato anche dalla Confesercenti per bocca del suo direttore Gianni Lucchina. "La nostra associazione ha discusso con i propri organi dirigenti e deciso di appoggiare questa e le prossime iniziative dell’associazione Controluce e porteremo le sue proposte anche fuori dal nostro territorio".
Una grande soddisfazione anche dal patron della Ilop. "Era tempo che volevamo impegnarci in qualche azione sociale per il territorio e questi progetti dell’associazione ci sembrano davvero fantastici e la nostra collaborazione è appena iniziata e proseguirà".
Non c’è stato nessun taglio del nastro perché quella semplice bacheca in legno con dentro solo schede e cartoncini braille è già operativa e disponibile. Un simbolo e uno strumento importante per continuare ad abbattere ogni ostacolo che non permetta uguaglianza e libertà. Insomma, oltre a una bella iniziativa culturale e sociale, anche un pratica azione come avrebbero voluto i padri costituenti del nostro Paese.
La libreria era stracolma di cittadine e cittadini a testimoniare l’affetto e la simpatia verso un progetto semplice ma molto importante.
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