Sciopero degli studenti al Liceo Tosi: “Ancora in vigore le norme Covid, chiediamo di tornare alla normalità”
Altissima l'adesione alla manifestazione: nell'istituto sono ancora attive le normative degli scorsi anni: "Vogliamo dialogo, socialità e organizzazione"
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Al Liceo Tosi di Busto Arsizio il calendario sembra essersi fermato. La data è una di quelle in cui la pandemia da covid spaventava ancora il Paese e in cui tutti erano stati chiamati a fare la propria parte, anche gli studenti. Ed è per questo che oggi, martedì 28 febbraio, gli studenti hanno deciso di scioperare con un’adesione allo sciopero altissima, intorno al 75%.
«Qui è ancora totalmente in vigore il sistema di sicurezza dell’emergenza covid -dicono gli studenti- mentre tutte le altre scuole sono tornate alla normalità». È lunga la lista di attività e sacrifici a cui sono chiamati i ragazzi: «Noi facciamo un intervallo in classe e uno con la possibilità di uscire nei corridoi ma non possiamo cambiare piano, le lezioni di educazione fisica sono svolte per la metà in aula, sia i colloqui tra gli alunni e la psicologa della scuola sia quelli dei genitori con i docenti sono svolti online».
Ma oltre al piano scolastico c’è quello della socialità che è ancora fermo ai tempi della pandemia. «Le Arturiadi (le competizioni di atletica dell’Istituto che in passato hanno portato anche successi nazionali, ndr) sono sospese, le gare di corsa campestre annullate e le assemblee d’istituto sono molto complicate da organizzare -raccontano-. Tutto quello che va oltre le normali attività didattiche è sostanzialmente vietato: gite, viaggi di istruzione, attività pomeridiane. Non riusciamo più a fare nulla».
Tra i ragazzi rimasti fuori dal cancello della scuola il sentimento che serpeggia è la frustrazione. «Sembra che la scuola sia relegata solo alle 5 ore di lezione in aula e che tutto il resto non conti -dicono- ma noi vogliamo solo tornare alla normalità». Le rivendicazioni degli studenti sono quindi molto semplici: «Vogliamo che cambi la situazione e che si torni a ciò che si faceva prima del covid, vogliamo avere un dialogo aperto e concreto con la Preside, vogliamo essere maggiormente coinvolti nelle decisioni che riguardano l’istituto e non vogliamo più assistere allo scarico di responsabilità tra le varie componenti della nostra scuola». In tre parole: «Dialogo, socialità e organizzazione».
La Preside Patrizia Iotti spiega a VareseNews che «il Liceo Scientifico stava lavorando già da molto prima delle proteste e diverse delle rimostranze degli studenti sono già superate o in via di risoluzione, ma ci vuole tempo sia per prendere le decisioni sia per comunicarle». Sul tema delle gite «siamo al lavoro da novembre e ieri sera in consiglio d’istituto c’è stata l’adozione ultima del piano per i viaggi di istruzione» mentre per gli intervalli «quelli sono regolati dal documento di valutazione dei rischi che ha avuto un’ultima revisione il 24 febbraio con la riunione del tavolo della sicurezza, quindi a breve i ragazzi riceveranno una comunicazione sui cambiamenti che saranno presi». La Dirigente Scolastica però rimanda al mittente le accuse di chiusura al dialogo: «La mia porta è sempre aperta e mi piacerebbe anche che gli studenti si confrontassero anche con i loro rappresentanti. Il primo ritorno alla normalità è parlare».
L’emergenza Covid è finita ma in alcune scuole rimangono le regole restrittive
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Concordo pienamente con gli studenti! basta con queste pagliacciate, per fortuna il Ministro Speranza è un lontano ricordo!
Per arrivare allo sciopero indetto autonomamente gli studenti devono proprio essere allo stremo. E devo dire, lo sono anche i genitori ai quali, ad esempio, è impedito il colloquio vis a vis con i docenti (quelli on line troppo spesso saltano o sono difficili da gestire). Sapete che al Tosi alcune ore sono di 50 min altre di 60? “Come prevede la normativa!” In caso di laboratori al pomeriggio durante la pausa di 20 min non è ufficialmente permesso di rimanere a scuola salvo si sia versato il contributo liberale…e inviata richiesta via email ….”lo prevede la norma”…mi sembra ci siano TROPPE NORME in questo liceo ma pochi diritti per studenti e genitori!!
Ma la Dirigente da quanto è in carica?
La normativa non prevede una rotazione più breve?