Liberarcisate denuncia il degrado del Parco Lagozza
Con una serata pubblica il centrosinistra ha chiesto un nuovo impegno per il recpuero dell'area verde riconosciuta come parco nel 1996
«Il Parco Lagozza è abbandonato»: l’accusa, documentata da un dossier fotografico, viene da Liberarcisate, che ha organizzato sabato una manifestazione pubblica presso l’area del territorio di Arcisate interessata dal Parco, con cartelloni che illustravano alcuni esempi di degrado nell’area
verde arcisatese. «Numerosi cittadini, sia prima dell’ultima tornata elettorale sia nel corso degli ultimi mesi, hanno condiviso con la nostra lista civica le proprie preoccupazioni, aspirazioni e soprattutto la necessità di una denuncia pubblica rispetto allo stato in cui versa il Parco Lagozza» spiegano i promotori dell’iniziativa, a cui ha lavorato in particolare il gruppo di lavoro guidato dal consigliere Mario Velli e composto da Samuele Manca, Stefano Sessa, Giacomo Sosio e Luca Brasola. Il Parco Lagozza nacque nell’anno 1996, dopo una gestazione ventennale, dall’esigenza di recuperare un’area sorta in luogo allo specchio d’acqua denominato “Lagozza” così da dotare la cittadinanza di un luogo salubre e di distensione, dedicato ad ogni fascia di età. «Nel programma elettorale della lista PdL-Lega, oggi alla guida del Comune, tra le priorità si leggeva“(…) il nostro impegno ci vedrà presenti con azioni politiche che oltre ai Servizi Sociali coinvolgeranno tutti gli Assessorati e nella consapevolezza che la sinergia tra Cultura, Ambiente, Sport, Sicurezza ed Urbanistica, Istruzione ed Attività Produttive sapranno produrre effetti positivi per la nostra Comunità e le sue Famiglie”, impegnandosi così su vari fronti per quanto riguarda l’importante tematica dell’ambiente urbano e dell’interazione fra le sue aree più significative»

«Di fatto – dice Liberarcisate -, dopo che già nel 2009 l’allora sindaco Gariboldi si era impegnato a provvedere senza poi giungere a nulla, a oltre sette mesi dall’insediamento della nuova giunta di
centrodestra il Parco Lagozza per quanto riguarda l’ambiente, la vivibilità e la sicurezza versa in condizioni ancora peggiori rispetto al passato». La lista civica Liberarcisate ha documentato le situazioni di pericolo all’interno del Parco, frequentato da bambini e cittadini di ogni età: tombini scoperchiati, scavi incompiuti, pozzetti irregolarmente aperti, cabina con quadri elettrici accessibili, delimitazione dei confini del parco divelta in prossimità degli ingressi e assente nelle aree di cantiere) ed ha formulato una interrogazione per conoscere come la Giunta Pierobon intenda intervenire non solo sul tema della sicurezza ma anche su quello della prevenzione: «come è possibile – si chiedono i rappresentanti dell’opposizione – citare la sicurezza nei propri intenti politici e poi lasciare lavori di manutenzione incompiuti? O lasciare il Parco in condizioni di pulizia a dir poco precaria?»

L’area – accusa Liberarcisate – è lasciata all’abbandono: i cancelli restano aperti nel corso della notte permettendo a chiunque di perpetrare atti di vandalismo che hanno ormai ridotto le dotazioni del Parco in uno stato pietoso. C’è un impianto di illuminazione che non è mai acceso, a nessuna ora della notte; vi è un impianto di videosorveglianza ma nessuno sa se funziona veramente e se è stato utile a limitare gli atti di vandalismo o eventuali comportamenti illeciti che, nella completa oscurità, sarebbe fin troppo facile commettere. Ora Liberarcisate chiede risposte concrete sul futuro dell’area.
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