Al via “Bosco Clima”, il progetto a tutela del territorio delle Valli del Verbano
Sibiana Oneto e Federico Pianezza hanno questa mattina presentato, all'interno di un convegno streaming promosso da Fondazione Cariplo, i prossimi passi da qui al 2026
Gli impatti dei cambiamenti climatici, sia sul piano sociale che economico e ambientale, stanno diventando sempre più gravi, come dimostra l’emergenza idrica che ha colpito il nostro paese. Per tale ragione, è essenziale adottare soluzioni a lungo termine in grado di contrastare questi fenomeni e proteggere l’ambiente e le comunità che ne dipendono.
In questo contesto si è inserito il convegno promosso da Fondazione Cariplo questa mattina, giovedì 30 marzo, sulla scorsa e attuale edizione di “Strategia Clima, la Call for ideas”, inserita nell’ambito del progetto F2C – Fondazione Cariplo per il Clima, con cui la stessa Fondazione supporta con più di 12 milioni di euro alleanze territoriali composte da amministrazioni locali, aree protette ed enti non profit nella realizzazione di Strategie di Transizione Climatica con una visione programmatica al 2030.
«Il cambiamento climatico è ormai una realtà evidente che si manifesta sempre più nel nostro quotidiano, come dimostra la grave siccità che stiamo vivendo. Questo fenomeno rappresenta una delle prove più severe che abbiamo mai dovuto affrontare – ha detto in apertura il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti -. La comunità scientifica non ci consente più di ignorare il problema del cambiamento climatico, bensì ci espone ogni giorno alla cruda realtà che non stiamo facendo abbastanza. Le conseguenze di questo fenomeno si ripercuotono non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e sulla società nel suo insieme. E’ imprescindibile riconoscere che ci troviamo di fronte a sfide trasformative di grandissima importanza: la partita si apre oggi e le nostre scelte avranno l’effetto di combattere le disuguaglianze, fornendo a tutti gli strumenti necessari per affrontare il cambiamento climatico e intraprendere una transizione verso un futuro sostenibile».
L’incontro, proseguito dall’intervento di Elisa Palazzi, docente di Fisica del Clima all’Università di Torino e divulgatrice scientifica, sul contesto climatico attuale con i suoi impatti sulla vita quotidiana di tutti e le sue evoluzioni, ha avuto al centro la presentazione delle Strategie di Transizione Climatica in fase di avvio su due nuovi territori, il comune di Lentate sul Seveso e la Comunità Montana Valli del Verbano, selezionati nell’ambito della seconda edizione della Call Strategia Clima nel 2022.
Dalle criticità diverse, i due territori, rispettivamente rappresentati da Simone Paleari, Direttore dell’Agenzia Innova21 e Piermario Galli, Sindaco di Barlassina per il progetto “AgriCiclo2030” del comune di Lentate, e da Sibiana Oneto, Responsabile Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana Valli del Verbano e Federico Pianezza, Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana Valli del Verbano, per il progetto “Bosco Clima”, hanno raccontato nel dettaglio le loro progettualità.
In particolare, “AgriCiclo2023” si concentra maggiormente sulla mobilità sostenibile e sul ruolo delle aree agricole e del verde urbano nella lotta ai cambiamenti climatici. L’obiettivo principale del progetto è quello di promuovere azioni di mitigazione e adattamento climatico, oltre a pianificare localmente in modo innovativo e coinvolgere gli stakeholder locali.
“Bosco Clima. Contrastare l’effetto domino dei cambiamenti climatici”, invece, che strettamente riguarda il nostro territorio e presto passerà all'”azione”, ha avuto l’obiettivo di elaborare linee guida efficaci per la pianificazione forestale e delle aree naturali e realizzare interventi di adattamento ai cambiamenti climatici su fiumi, versanti montuosi e habitat di interesse per la biodiversità. Nonché, elaborare un piano comunicativo volto a sensibilizzare i cittadini e formare tecnici progettisti nella diffusione di buone pratiche energetiche e comportamenti sostenibili.
«Il territorio su cui il progetto “Bosco Clima” è stato elaborato è quello del nord della provincia di Varese e come capofila vede la Comunità Montana Valli del Verbano in partenariato con il Parco Regionale Campo dei Fiori, il CAST, la Lega Italiana Protezione Uccelli ODV, il Centro Geofisico Prealpino – Società Astronomica G.V. Schiaparelli e l’Università degli Studi dell’Insubria, oltre che il supporto di ben 26 comuni – ha spiegato Sibiana Oneto, Responsabile Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana Valli del Verbano -. Stiamo parlando di un territorio di circa 14mila ettari dove il bosco è l’ambiente che più rappresenta il paesaggio, quasi l’80% della superficie è composta da foreste dove possiamo osservare i cambiamenti climatici. La temperatura nelle nostra provincia è aumentata di 2 gradi, un fenomeno legato alle stagioni sempre più “siccitose” e alle tempeste di pioggia e grandine che hanno distrutto numerosi ettari di foreste. Da tre anni a questa parte abbiamo riscontrato ben 16 incendi boschi e 35 eventi franosi. Questi eventi non hanno comportato danni solo alle foreste, ma anche alle infrastrutture, ai servizi, all’economia dei comuni e alle persone».
Questo il motivo per cui il progetto “Bosco Clima” si propone di mettere in atto ben 29 azioni, coordinate e integrate fra loro e fra le varie organizzazioni coinvolte, con l’obiettivo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere una comunità sostenibile ed ecologica.
«Gli obiettivi da qui al 2050 sono quelli di creare una comunità capace di rispondere alle sollecitazioni del cambiamento climatico, istituire una governance strutturata che diventi punto di riferimento per i cittadini in termini di transizione ecologica e promuovere una popolazione in grado di inglobare comportamenti positivi che, nel loro complesso, possano portare a dei reali cambiamenti» ha aggiunto Federico Pianezza, Settore Agricoltura e Foreste della Comunità Montana Valli del Verbano.
A chiudere la mattinata è stata la testimonianza del territorio di Mantova, uno dei 4 selezionati nell’ambito della prima edizione della Call nel 2020 (Bergamo, Brescia, Mantova e Cesano Maderno), che ha raccontato le azioni realizzate a più di un anno dall’avvio della propria Strategia di Transizione Climatica.
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