Nuove rivelazioni sulle Bestie di Satana
Un amico di Andrea Volpe, dal carcere, chiede di parlare con i magistrati in merito agli strani suicidi che costellarono Basso Varesotto e Alto Milanese tra il '96 eil 2000
Dai meandri di un passato turbolento e difficile fatto di tossicodipendenza e piccoli reati Orazio Valente ha deciso di parlare e dire tutto quello che sa su Andrea Volpe e su alcuni oscuri suicidi che hanno puntellato gli anni a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000 tra Alto Milanese e Basso Varesotto. Lo ha scritto in una lettera dal carcere, come riporta oggi il Corriere della Sera, indirizzata alla Procura di Busto Arsizio.
Orazio Valente è attualmente dietro le sbarre di una cella nel carcere di via per Cassano e, ad alcuni anni dalle condanne definitive a carico delle cosiddette "Bestie di Satana" per tre omicidi, vuole parlare del rapporto che aveva con uno di loro, Andrea Volpe, col quale ha passato alcuni anni della sua difficile gioventù e delle cose che sa rispetto ad alcune morti per suicidio che da sempre sono state considerate sospette, a partire da quella di Andrea Ballarin, sommese come Volpe e Valente e amico del primo, suicidatosi all’interno di una scuola di Somma Lombardo, la stessa scuola che Valente e Volpe avevano devastato anni prima in una note di follia acida.
Valente è dentro per reati minori e non avrebbe vantaggi da sue dichiarazioni sull’argomento ed era a conoscenza dell’abitudine delle bestie di drogare le proprie vittime fino a renderle incoscienti; proprio questi elementi rendono la pista "di un certo interesse". Del caso si sta occupando il sostituto procuratore Roberta Colangelo la quale non ha ancora sentito Valente sui fatti che dice di voler raccontare. Oltre la conferma della volontà di Valente di raccontare ciò che dice di sapere la pm non si lascia sfuggire nulla: il caso è estremamente delicato e potrebbe riaprire inutili speranze nei famigliari che non si sono ancora rasegnati di fronte al suicidio dei propri figli, proprio com’è accaduto nei mesi scorsi con il caso di Doriano Molla, il giovane di Cavaria con Premezzo trovato impiccato nella Valle del Boia alla fine di dicembre del 2000 e la cui tragica fine fu in seguito confusamente collegata all’oscura vicenda del gruppo dette delle Bestie di satana, già condannato per tre omicidi ma del quale fin qui non sono emerse responsabilità su questo caso specifico come in quelli di Andrea Ballarin e Christian Frigerio.
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