Addio a Silvio Berlusconi. Al Lago Maggiore o allo stadio, ecco le sue “apparizioni” nel Varesotto
Il Cavaliere frequentava in particolare la sponda piemontese dove la famiglia possiede una dimora storica ma non erano rare le visite anche in provincia di Varese per lavoro o relax
Silvio Berlusconi si è spento lunedì 12 giugno all’ospedale San Raffaele di Milano. Mentre si susseguono i ricordi e le commemorazioni del mondo politico italiano ricordiamo anche i suoi passaggi in provincia di Varese.
Non era raro incontrarlo lungo le vie dei piccoli borghi affacciati sul Lago Maggiore, sia sulla sponda piemontese che su quella lombarda. Ad Angera dopo il lockdown per una passeggiata sul lungolago, ad Arona per un selfie con il sindaco, a Stresa a pochi giorni dall’ultimo matrimonio o a Lesa dove Silvio Berlusconi aveva acquistato una splendida dimora storica, Villa Campari, una delle più belle di tutto il Verbano. (nella foto Silvio Berlusconi ad Angera)
Momenti in cui il Cavaliere si concedeva un po’ di relax e anche diversi selfie con chi lo fermava per scambiare qualche parola. Sorriso e battuta naturalmente sempre pronti. In provincia di Varese, sono state diverse negli ultimi anni, le visite di Berlusconi. Ad Angera era arrivato un giorno in settimana dell’agosto del 2020, era stato in visita alla nipote che gestisce in rifugio per cavalli proprio nel comune del Basso Verbano. In un’altra occasione era arrivato allo stadio a Busto Arsizio, accompagnato da Gigi Farioli, per una partita del campionato di serie C che vedeva il Monza impegnato contro la ProPatria.
Sempre nel Varesotto non mancavano naturalmente gli appuntamenti legati all’attività politica e istituzionale, tra le visite più recenti di Silvio Berlusconi, quella agli stabilimenti Leonardo di Vergiate, in occasione di una cerimonia per la consegna del millesimo elicottero AW139.
La famiglia Berlusconi possiede diverse proprietà nell’area del Lago Maggiore. La più famosa è la dimora di Solcio di Lesa, al confine con Meina, sulla riva piemontese. Si tratta di Villa Campari, appartenuta in passato a Cesare Correnti, patriota e personaggio di spicco del periodo risorgimentale. Ancora oggi una targa ricorda la sua figura e l’impegno per la patria. Correnti trascorse nella villa sul Verbano gli ultimi anni della sua vita dove morì il 4 ottobre 1888. La villa si caratterizza per l’accesso diretto al lago, lo stile neoclassico e un caratteristico portico circolare al piano terra. Splendidamente conservata è una delle dimore storiche più belle della sponda piemontese.
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