C’è tempo fino al 2028 per mettere mano all’area Cantoni in centro a Gallarate

Il "Piano integrato" era stato approvato nel 2010 e doveva durare dieci anni. Una serie di proroghe fanno sì però che la scadenza sia portata avanti fino al 2028.

Gallarate

Che fine farà l’enorme, incolta area Cantoni nel centro di Gallarate? Del destino di questa enorme area dismessa abbiamo già parlato settimana scorsa: dopo l’abbattimento dei fabbricati nel 2012, nell’arco di un decennio nulla si è mosso e ora dentro all’ex fabbrica tessile – un tempo tra le più importanti della città – sono cresciuti alberi, in modo spontaneo.

Ma che prospettive ci sono per il recupero dell’area? C’è progetto, aggiornato al 2018, che ancora attende di essere attuato. Ma in che tempi? L’autorizzazione urbanistica a intervenire è un “Piano integrato d’intervento”, uno strumento che si usa per riqualificare aree di medio-grandi dimensioni, che hanno un impatto tale da non avere solo un valore privato, ma un impatto su tutta la collettività (il consiglio comunale ha facoltà di chiedere al privato modifiche e interventi a favore della città).

Il progetto dell’area Cantoni deriva da un Piano Integrato, «sottoscritto 14/7/10 con durata decennale», che «non è scaduto» ha chiarito in consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici Sandro Rech, rispondendo a una interrogazione presentata dal Pd. «La scadenza è il 14/7/28».  E questo perché una serie di leggi regionali hanno consentito di aggiungere – ai dieci anni iniziali – una proroga di tre anni decisa nel 2013, una seconda proroga di tre anni del 2020 e una proroga di due anni ancora nel 2022. Totale: otto anni di proroghe, che si aggiungono ai dieci anni calcolati dal 2010.

Arco di tempo decisamente ampio, specie se si considera che l’area in questione è proprio nel bel mezzo della città, appena ai margini del centro storico, in mezzo ad asili e scuole. Nel 2010 il contesto era tutto diverso, l’edilizia veniva da un decennio di grande sviluppo: il primo progetto prevedeva edificidi tipo “urbano” affacciati direttamente sulla strada e, all’interno dell’isolato, una torre alta 70 metri. Nel 2018 il progetto presentato dal privato venne modificato radicalmente dalla giunta Cassani: la volumetria veniva concentrata su tre edifici a torre, proposti per una altezza di 20, 17 e 13 piani, circondati da spazi prevalentemente a parcheggio. Dentro ai nuovi edifici era previsto più residenziale – appartamenti – e meno uffici.

Il terremoto dell’urbanistica gallaratese – con l’inchiesta Mensa dei Poveri – ha poi stoppato la modifica al progetto, quindi resta in vigore il progetto del 2010, quello con gli edifici affacciati direttamente sulla strada, del resto in una zona che ha un aspetto molto “cittadino” (nella foto sotto, dal sito Tekne, un render di come sarebbe l’edificio su via Cantoni; a destra il muro retrostante l’asilo)

gallarate generico

Anche dopo il 2018 non si è mosso nulla, come si diceva. L’opposizione in consiglio comunale ha un po’ ironizzato sulle affermazioni di cinque anni fa del sindaco («Sono contento che qualcuno intenda ancora investire su Gallarate, in qualcosa di bello»), ma già nel 2018 si riconosceva che le prospettive dell’edilizia non erano certo le più rosee.
Resta il fatto che da decenni l’area è abbandonata e da una undici anni ci sono solo macerie. Fino al 2028 non ci sono grandi spazi di manovra: salvo contestazioni su eventuali pericoli rappresentati dall’area in degrado, le uniche proposte di ulteriore modifica dei progetti possono venire dal privato che possiede i terreni.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 18 Aprile 2023
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