La targa della cittadinanza onoraria di Castellanza è nell’ufficio di Liliana Segre
La senatrice a vita legata a questi luoghi. Quando tredicenne tentò la fuga verso la Svizzera visse per alcuni mesi tra la villa Bonecchi di Legnano e la dimora del Visconte Cerini di Castellanza
Il sindaco di Castellanza Mirella Cerini ha conferito la cittadinanza onoraria di Castellanza alla Senatrice Liliana Segre, “in segno di riconoscenza e ammirazione per il suo impegno instancabile di testimone della Shoah e il suo messaggio contro l’odio e l’indifferenza”. La delibera è stata approvata dal Consiglio Comunale.
La Senatrice ha un particolare legame con la città. Come lei stessa ha ricordato più volte nei suoi incontri pubblici infatti, Castellanza le diede rifugio nell’autunno del 1943 (era allora 13enne) grazie alla famiglia Civelli e alla protezione del Visconte Leonardo Cerini, nei giorni precedenti il fallito tentativo di fuga in Svizzera con il padre e i due anziani cugini e la successiva cattura e deportazione ad Auschwitz.
Su espressa richiesta dell’onorevole Liliana Segre, l’amministrazione ha provveduto a far pervenire la targa recante la frase sopracitata, alla responsabile della Segreteria della senatrice, presso Palazzo Giustiniani in Roma.
La senatrice visse alcuni mesi nella villa legnanese della famiglia Bonecchi che dagli anni ’60 è stata trasformata in una scuola materna. In quella casa, circondata da un grande parco dove oggi giocano i bambini, l’allora tredicenne Liliana era ospitata e quando c’era il pericolo di qualche perquisizione veniva mandata nella villa del Visconte Cerini a Castellanza, imparentato con la famiglia Civelli.
La porzione di fabbricato della scuola materna rimasto uguale a come appariva negli anni ’40TAG ARTICOLO
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