Tifosi del Napoli aggrediti a Varese, centro città blindato dalle forze dell’ordine
L'episodio più grave si è verificato tra piazza Repubblica e piazza della Motta dove diverse auto sono state danneggiate e due tifosi di passaggio in macchina, con a bordo la famiglia, sono stati fermati e aggrediti
La festa del tifo napoletano a Varese è stata rovinata sul nascere. Nella serata in cui il Napoli ha incassato la certezza matematica della vittoria del terzo scudetto, nel centro cittadino si sono verificate intimidazioni e vere e proprie aggressioni ai tifosi in festa da parte di frange estremiste del tifo ultras.
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L’episodio più grave si è verificato tra piazza Repubblica e piazza della Motta dove due tifosi di passaggio in macchina, con a bordo la famiglia, sono stati fermati e aggrediti.
Erano appena partiti i primi caroselli, poco prima delle 23, quando diverse auto, una delle quali con a bordo anche due bambini, sono state bloccate e vandalizzate. Due persone sono scese e sono state aggredite dal branco: «Ci hanno fermato con bottigliate e sassate – racconta uno di loro -. Erano almeno una ventina, vestiti di nero e con il volto coperto. Ci hanno fermato buttando sassi e pezzi di vetro sull’asfalto e sulle auto. Ci hanno spaccato la macchina, a quel punto siamo stati costretti a scendere e siamo stati picchiati. I miei figli sono sconvolti, stanno piangendo da ore», racconta Luigi con la faccia segnata dalle botte, il labbro spaccato e la maglietta sporca di sangue.
I due ragazzi aggrediti, entrambi tra i 30 e 40 anni, sono stati medicati dal personale dell’ambulanza dell’Sos Cunardo: hanno riportato traumi e contusioni in diverse parti del corpo, volto, testa, schiena e arti soprattutto. Altre persone hanno subito danni alle proprie auto: due ragazze che viaggiavano dietro il piccolo corteo festante sono state colpite da un sasso che ha spaccato il parabrezza della loro vettura, altre macchine hanno evidenti segni sulla carrozzeria dopo quello che è stato a tutti gli effetti un agguato studiato e premeditato.
In centro la presenza di gruppi probabilmente riconducibili a frange estremiste della tifoseria era evidente fin dalla fine della partita tra Napoli e Udinese. Nelle scorse settimane sui social e tra i gruppi ultras erano circolati messaggi intimidatori verso i possibili festeggiamenti per la vittoria del Napoli, al grido “A Varese si tifa solo Varese”. In piazza Montegrappa si sono ritrovati in una cinquantina di persone, forse qualcuna di più, per “presidiare” il luogo storicamente adibito per i festeggiamenti sportivi. Già ieri, mercoledì 3 maggio, e lo scorso weekend, giornate della probabile vittoria del campionato da parte del Napoli, era presente un presidio. Nella serata di oggi, prima degli scontri e delle aggressioni, è più volte riecheggiato il coro “Noi non siamo napoletani”, arcinoto negli stadi e nei palazzetti di tutta Italia.
In piazza Repubblica, teatro dell’aggressione più grave, sono intervenute le forze dell’ordine: Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri che hanno bloccato per sicurezza l’ingresso al centro cittadino e a piazza Montegrappa, presidiando la zona per soccorrere i feriti e nel tentativo di individuare i responsabili dell’agguato. Gli aggressori però, divisi in piccoli gruppi, si sono dileguati in fretta per le vie del centro.
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