Metrò del Lago Maggiore e Bilancio Partecipativo: “Angera Alternativo” pensa in grande
Il movimento civico provinciale presenta una lista anche ad Angera in viste delle elezioni del 14 e 15 maggio. Il candidato sindaco espone un programma ambizioso: "Vogliamo rilanciare la città"
«La nostra è l’unica lista veramente civica, che non ha niente a che fare con altri partiti». Nel sempre più grande puzzle delle oramai imminenti elezioni, a una settimana dal voto di domenica 14 e lunedì 15 maggio, “Angera Alternativo” vuole presentarsi ai cittadini chiamati alle urne come la novità rispetto alla recente storia politica della cittadina della Rocca.
Il gruppo che sostiene Valentino Tirapelle come candidato sindaco è, effettivamente, l’unico delle cinque liste in gioco che non schiera nessun ex consigliere comunale della precedente legislatura. Una forza totalmente nuova, nata dal collettivo provinciale Movimento Alternativo che ha deciso di candidarsi in ognuno dei cinque Comuni al voto questo maggio, anche a costo di non poter sempre contare su cittadini dei rispettivi paesi, come nel caso di Angera.
Un aspetto che sembra non spaventare Tirapelle, che, insieme alla sua squadra, propone infatti un programma elettorale senza dubbio molto ambizioso e altisonante. Nel piano programmatico “alternativo” catturano subito l’attenzione progetti complessi come la Metrò del Lago Maggiore e la Cittadella dello Sport ma, come chiarisce subito Tirapelle, la priorità sarà data innanzitutto alla sanità e all’Ospedale.
«Bisogna investire maggiormente nel nostro Carlo Ondoli, non è possibile che gli angeresi e i cittadini del nostro territorio debbano prendere appuntamenti specialistici dall’altra parte della provincia – commenta il candidato sindaco -. Lo riteniamo un disagio inaccettabile, soprattutto se pensiamo alle persone con fragilità. Gli angersi non devono più sentirsi trascurati dall’amministrazione, l’assistenza sociale va riorganizzata e per questo vorremo che che ci fosse una figura professionale di coordinamento».
Per farlo, spiega Tirapelle, serve per prima cosa un maggior coinvolgimento della cittadinanza, anche diretto, come nel caso del Bilancio Partecipativo, ovvero uno strumento con cui la comunità potrà prima proporre e poi votare un progetto da realizzare entro un determinato limite di budget. Le forme di partecipazione saranno nei piani di Angera Alternativo, estese poi anche ai commercianti, con l’idea di dare vita a un questionario annuale in forma anonima in cui le attività potranno spiegare le esigenze del tessuto economico, e ai giovani, con l’individuazione di una struttura comunale da adibire a centro aggregativo e di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Un attenzione rivolta al contempo anche a come la città si presenta dall’esterno, al “biglietto da visita” di Angera, al turismo, inteso anche come volano per la crescita della città. «Al momento chi viene ad Angera, soprattutto la sera, non trova certo una città viva e curata, basta guardare al taglio dell’erba sul lungolago e alzare la testa all’altra sponda del Lago, ad Arona, per un capire quante cose non funzionino – sottolineano Tirapelle e Giacomini -. Per rinforzare il turismo la nostra idea è quella di creare la Metrò del Lago Maggiore, un servizio di navigazione turistico e costiero per unire tutti i Comuni della sponda Varesotta del Lago Maggiore. Ma se vogliamo attrarre gente nel nostro paese il decoro urbano e sicurezza devono avere un cambio di passo, anche con la messa in funzione in sistemi di videosorveglianza attivi e reali».
L’altro grande tema messo sul piatto da Angera Alternativo riguarda invece lo sport, con la creazione di una Cittadella dello Sport, possibile, secondo Tirapelle, passando dall’affiliazione con, almeno due realtà sportive, «per esempio calcio e basket», appartenenti al professionismo. «Già in passato sono state sprecate opportunità per investire sul campo sportivo e sullo sport che è un fattore importante di aggregazione e di salute, soprattutto per i più giovani – conclude Tirapelle -. Oltre alla canottieri, che va sempre sostenuta, il campo sportivo di Viale Ungheria meriterebbe di essere ampliato, almeno con un secondo campo. Così come non si può non pensare agli sport al chiuso come il basket e la pallavolo. Questo sforzo verso lo sport permetterebbe alle società una maggior organizzazione, con nuovi spazi che meritano. Sappiamo che non è semplice ma si può realizzare in collaborazione con società strutturate e dai bandi, che bisogna saper sfruttare».
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