Il 30 maggio il Comune di Brezzo di Bedero compie 70 anni
Per l'occasione l’Amministrazione comunale organizza un incontro con le autorità e i cittadini martedì 30 maggio alle ore 17.30 presso il Centro Culturale Casa Paolo. Presente ci sarà anche il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello
Il 30 maggio 2023 ricorrono 70 anni dalla ricostituzione del Comune di Brezzo di Bedero (dopo l’annessione al Comune di Luino del 1928) avvenuta con Decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, a conclusione di una procedura lunga e travagliata, iniziata con una formale istanza del 18 agosto 1946.
Per commemorare questa ricorrenza speciale, martedì 30 maggio alle 17:30 l’Amministrazione comunale organizzerà un incontro con le Autorità e i Cittadini presso il Centro Culturale Casa Paolo dove, attraverso i documenti storici di quegli avvenimenti, racconterà la storia recente del Comune al fine di stimolare il senso di appartenenza alla Comunità.
Nell’occasione – che vedrà la presenza del Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello – saranno avviati i lavori del progetto “Per mano si può dire basta alla violenza”, un’iniziativa organizzata dal Comune di Valganna lo scorso agosto 2022, che proseguirà quest’anno a Brezzo di Bedero.
Dopo il buffet organizzato dalla Pro Loco di Brezzo di Bedero la serata proseguirà, alle ore 21.00, con un incontro pubblico degli Amministratori comunali con i Cittadini, per esaminare ed approfondire la particolare situazione che da qualche mese rende complicata la gestione ordinaria ed ha determinato un tangibile rallentamento dell’attività comunale.
LA STORIA
Nell’anno 1859, quando – con la famosa “legge Rattazzi”, su iniziativa del Ministro dell’Interno del Regno di Sardegna Urbano Rattazzi – venne ridisegnata la geografia amministrativa dello Stato sabaudo, dopo la temporanea acquisizione della Lombardia, il comune di Brezzo di Bedero, con 741 abitanti, venne incluso nel circondario di Varese, in provincia di Como. Alla costituzione del Regno d’Italia, nel 1861, il comune aveva una popolazione residente di 792 abitanti.
Nel 1927 il comune venne aggregato alla nuova provincia di Varese, istituita con Regio Decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, e l’anno successivo venne soppresso ed annesso al comune di Luino, per effetto del Regio Decreto n. 2495 dell’ 11 ottobre 1928, con il quale il Re d’Italia Vittorio Emanuele III, decretò, “sulla proposta del Capo del Governo”, un lapidario “il comune di Brezzo di Bedero è aggregato a quello di Luino”. Dopo i drammatici eventi bellici, il nuovo sentimento democratico spinse gli abitanti a riprendersi la propria autonomia, formalizzando un’istanza di ricostituzione del comune di Brezzo di Bedero in data 18 agosto 1946, che ottenne i pareri favorevoli del Consiglio comunale di Luino con deliberazione 6 marzo 1947, n. 5 e della “Deputazione provinciale di Varese” con deliberazione 16 ottobre 1947, n. 2144.
Come si legge negli atti della Camera dei Deputati1, la pratica per la ricostituzione fu “ritardata dal mancato espletamento di alcune formalità” e solo dopo quattro anni dalla richiesta dei nostri concittadini venne portata all’attenzione dell’organo legislativo. Ed è un onore e motivo di vanto per la comunità di Brezzo di Bedero che la proposta di legge, datata 1° giugno 1950, portasse la firma di un componente dell’Assemblea Costituente, il Deputato Enrico Tosi di Busto Arsizio (VA).
La proposta venne discussa dalla competente Commissione parlamentare il 13 aprile 1951 ed approvata dalla Camera dei Deputati nella seduta dello stesso giorno. Negli atti della Commissione I “Affari Interni – Ordinamento Politico e Amministrativo” si trova anche un passaggio in cui “gli abitanti di Brezzo lamentano che durante la loro unione a Luino la loro frazione è stata sempre trascurata”.
Durante l’esposizione dell’iniziativa di legge, l’Onorevole Tosi sottolineò “Lo sviluppo culturale del comune, che è sede di un collegio femminile e di un Vicariato foraneo avente giurisdizione sulle parrocchie contermini della Val Travaglia”, precisando che “non manca l’attrezzatura indispensabile per essere ricostituito in comune: due acquedotti, servizio telefonico, casa comunale tuttora fornita dell’arredamento, due asili infantili, ecc. Patrimonialmente appare ben dotato in relazione al numero degli abitanti (744, censimento 1936); 140 ettari di terreno boschivo assicurerebbero un’entrata annua presumibile di lire 450.000. Imposte di consumo, tasse, sovraimposte comunali e proventi vari farebbero salire le entrate annue a lire 1.700.000 (…) l’afflusso della villeggiatura è considerevole e potrà dare un reddito superiore se curato dagli organi dell’autonomo comune, come ne è la prova la lunga sua esistenza prima della soppressione”.
Il comune di Germignaga visse analoghe vicende, risolte, però, in tempi molto più rapidi. Venne ricostituito il 1° gennaio 1948 e ciò, indirettamente, favorì le sorti del nostro comune, perché il territorio di Germignaga separava il comune di Luino dalla sua frazione di Brezzo di Bedero, come venne evidenziato nel corso della discussione alla Camera dei Deputati: “il caso assurdo, dal punto di vista geografico come da quello amministrativo, di un comune, quello di Luino, diviso in due tronconi da un altro”. Questo aspetto era stato posto in rilievo in Commissione anche dall’Onorevole Pio Alessandrini, un parlamentare ricordato con grande riconoscenza dagli abitanti del territorio luinese. L’iter legislativo si concluse con il Decreto del Presidente della Repubblica (Luigi Einaudi, anch’egli componente dell’Assemblea Costituente) 30 maggio 1953, n. 490, che all’art. 1 recita “E’ ricostituito il comune di Brezzo di Bedero, in provincia di Varese, con la circoscrizione territoriale preesistente alla soppressione”. Una curiosità statistica: la popolazione residente di Brezzo di Bedero si mantenne sostanzialmente costante dall’unità d’Italia (792 abitanti) alla fine del secolo scorso (820 con il censimento del 1991). Con il nuovo millennio inizia una fase di crescita demografica, che passa dai 950 abitanti registrati con il censimento ISTAT del 2001 agli attuali 1250 circa.
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