A Malpensa sciopero dei corrieri Sda per salario e diritti
Sciopero nazionale nei magazzini dove passano migliaia di spedizioni dirette alle nostre case. Per sostenere le rivendicazioni si è formato anche un coordinamento di tutte le sigle
Giornata di sciopero nazionale in SDA, il corriere di Poste Italian: la mobilitazione è stata lanciata dal coordinamento intersindacale dei delegati che operano in SDA.
“Il fatto stesso che si sia formato un simile coordinamento unitario di delegati è per noi una fondamentale conquista politica e organizzativa che ci auguriamo possa essere estesa in tutto il mondo della logistica e, più in generale, a tutto il movimento operaio” dicono Sy Abou e Amos Parisi del Sol Cobas, Nicoletta Russo e Silvia Cianciafara della Cisl, Cristina Ciervo della Cgil, della sede Sda di Lonate Pozzolo, il polo al servizio di Malpensa.
Questi i punti che saranno richiamati nella piattaforma di rivendicazione:
1. SALARIO – Puntiamo a realizzare un accordo nazionale che unifichi le condizioni di paga in tutti i magazzini – Puntiamo a ridurre i livelli di inquadramento fondamentali la suddivisione delle mansioni con passaggio automatico, dopo 1 anno al livello 5 e dopo 5 anni al livello 4 – Puntiamo ad istituire un meccanismo di adeguamento automatico dei salari sulla base del caro-vita effettivo (la vecchia scala mobile, oggi più che mai necessaria) 2. ORARIO DI LAVORO – Puntiamo a costruire un ampio movimento di lotta che riesca ad imporre una riduzione dell’orario a 35 ore settimanali a parità di paga – Puntiamo a imporre una pausa retribuita di mezz’ora per ogni turno di lavoro 3. CAMBI APPALTI – Nella prospettiva di una internalizzazione alle dipendenze della committenza ci battiamo per un fornitore unico in ogni magazzino e per un’indennità minima di 1500€ ogni qualvolta verrà prodotto un cambio appalto 4. CASELLARIO GIUDIZIARIO – Puntiamo alla cancellazione definitiva di questa norma degradante ed illegittima continuando a rifiutarci di presentare tale documento Su queste basi di piattaforma invitiamo il coordinamento nazionale intersindacale ad organizzare un’assemblea generale entro fine giugno e a produrre un manifesto per raggiungere e coinvolgere in questa battaglia tutti i magazzini in Italia
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