Sono oltre 7000 gli studenti varesini che affronteranno l’esame di maturità

Il personale dell'Ufficio scolastico al lavoro per nominare le 180 commissioni che dal 21 giugno dovranno valutare 6783 studenti interni e 226 esterni

Maturità Ferraris

Ultimi giorni di studio per i diplomandi che stanno preparando l’Esame di Stato per concludere il percorso scolastico. In Italia sono 536.008. In provincia di Varese sono  6783 interni e 226 esterni.

Il personale dell’ufficio scolastico di Varese sta lavorando a ritmi serrati per arrivare, mercoledì della prossima settimana, con tutto il lavoro organizzativo fatto.

Ci sono 180 commissioni da formare che coinvolgeranno le 330 classi quinte della provincia.  Per la prima volta, dopo la pandemia, si ritorna allo schema tradizionale con tre commissari esterni e tre interni oltre al presidente esterno ( unico elemento fisso anche durante la pandemia).

I presidenti hanno ricevuto l’incarico ma alcuni hanno rinunciato o per malattia o per impedimenti gravi. Il numero dei commissari esterni è attualmente ancora da definire: oltre ai 540 previsti dalle 180 commissioni, ce ne saranno altri in base agli indirizzi delle singole classi. Insomma, al momento è ancora un puzzle ricco di tessere che si sta componendo.

Il 21 giugno sarà tutto pronto, a parte qualche evento dell’ultima ora, per la prova di italiano . Il giorno successivo sarà la volta della prova collegata alla tipologia di scuola: si ritorna alla prova unica superando la formula che era stata introdotta nel 2019 con la doppia valenza (matematica e fisica allo scientifico o grado e latino al classico). Concluderà l’esame il colloquio orale che sarà l’unica prova per gli studenti delle aree colpite dalla Grace alluvione del maggio scorso.

Dell’oltre mezzo milione di diplomandi in Italia, 267.758 provengono da un indirizzo liceale, in 173.892 da un istituto tecnico, i restanti 94.358 da un professionale. Questi ultimi affronteranno una prova con una novità: un’unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante il percorso di studi. In pratica, i commissari declineranno le indicazioni ministeriali sulla base del percorso formativo effettivamente svolto e dei programmi degli istituti, in un’ottica di personalizzazione, partendo da una cornice nazionale generale di riferimento.

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Pubblicato il 12 Giugno 2023
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