Sparatoria a Tradate col Kalashnikov, assolto l’imputato
La sentenza per i fatti del 6 luglio 2016 arriva dopo un processo con molte perizie e testimoni. Il giudice crede alla difesa: non fu l’imputato a sparare
Per la sparatoria di Tradate del luglio 2016 è stato assolto l’imputato a processo per tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco: lo ha deciso il Collegio di Varese presieduto dal giudice Cesare Tacconi nel primo pomeriggio di oggi, martedì 20 giugno.
Era il 6 luglio di sette anni fa infatti quando il centro della cittadina del Varesotto si trasformò nel set cinematografico di un film d’azione prima con gli spari di arma automatica e la risposta al fuoco con pistola calibro 9 per coprirsi la fuga, poi con l’apparizione delle auto dei carabinieri e gli immancabili militari in tuta bianca dei Ris che cominciarono le indagini che hanno portato alla soluzione e caso.
Il fatto: tentato omicidio di un uomo, salvatosi appena dall’apertura dell’uscio di un appartamento da quale sbucò una bocca da fuoco calibro 7,62 da guerra che ha sventagliato all’interno della casa colpendo di striscio. Il movente: accaparrarsi il borsone che era sul tavolo contenente cocaina, vale a dire una sorta di assalto in piena regola che avrebbe messo senza problemi in conto uno o più cadaveri durante il conflitto a fuoco .
Poi il processo, con l’audizione di numerosi testimoni fra vicini di casa, investigatori, esperti di balistica, tutti che hanno parlato dinanzi al Collegio di Varese.
Una delle posizioni contestate venne stralciata e sottoposta ad altro procedimento: secondo i difensori Annalisa Abate ed Evelyn Cugnasco era stato proprio quest’ultimo ad aver fatto fuoco e non l’ultimo imputato rimasto andato a sentenza oggi, peraltro cittadino albanese che ora si trova all’estero, per il quale venne chiesta (e ottenuta) l’assoluzione. L’accusa d’altro canto aveva chiesto 13 anni per tentato omicidio, in particolare dodici anni per il reato maggiore e un anno per la detenzione dell’arma da fuoco senza averne il titolo.
A questo punto l’imputato in questo processo esce di scena. Per lo stesso episodio sono state giudicate in totale sei persone, quattro di loro sono state condannate e due assolte.
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