L’omaggio di Luino a Dante Isella
La città lacustre ha ricordato lo studioso in una giornata organizzata dal Centro Culturale Frontiera
“Un pomeriggio con Isella”, quello di sabato a palazzo Verbania di Luino, che ha riscosso un grande successo di pubblico. La città lacustre ha reso omaggio ad un Maestro dalla personalità eclettica, grazie all’ organizzazione del Centro Culturale Frontiera, che ha reso possibile l’iniziativa con il patrocinio della Provincia di Varese e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Luino. Ad una registrazione di un intervento in cui Vittorio Sereni presenta Dante Isella, il compito di aprire i lavori. In seguito, il Professor Roberto Radice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presidente del Centro Culturale Frontiera, ha introdotto gli interventi e ha ringraziato le molte autorità presenti in sala e Silvia, figlia di Dante Isella, e Giovanna, figlia di Vittorio Sereni. Un pomeriggio intenso, quindi, coordinato e moderato da Clelia Martignoni, professore associato dell’Università degli Studi di Pavia, che ha esposto ad un pubblico attento e colto le sfaccettature più preziose di una personalità geniale ed eclettica.
Ottavio Besomi, emerito professore al Politecnico Federale di Zurigo, ha offerto di Dante Isella il suo ricordo più personale, quello di uomo di grande rigore e moderazione, ma al contempo passionario e dotato di una grande capacità comunicativa, un Maestro che ha saputo riconoscere la carica profondamente innovativa delle ricerche di Gianfranco Contini nell’affascinante (e fino allora poco esplorato dalla cultura italiana) territorio della stilistica e della variantistica, che hanno rappresentato un punto di riferimento stabile e sicuro per sue le ricerche: da Manzoni a Montale, da Sereni a Porta, l’attenzione è stata rivolta alla letteratura italiana, ma specialmente a quella lombarda. Si deve soprattutto a lui, infatti, ai suoi saggi sugli autori prediletti (raccolti ne I Lombardi in rivolta. Da Carlo Maria Maggi a Carlo Emilio Gadda e ne L’idillio di Meulan. Da Manzoni a Sereni) se le conoscenze che si hanno della letteratura lombarda, in lingua e in dialetto, risultano oggi molto più complete ed accurate che nel passato. Ferruccio Cecco, docente al Liceo Cantonale di Bellinzona e Felice Milani, direttore della biblioteca civica “Carlo Bonetta” di Pavia, devono a Dante Isella la riscoperta della letteratura dialettale e proprio per questo Felice Milani ha letto dei brani di Carlo Porta. Manzoni, Montale e Sereni sono stati declamati dall’attrice Silvia Priori.
Una giornata conclusasi con u n buffet d’artista dalle squisite gourmandise.Una giornata di successo, con cui, grazie al Centro Culturale Frontiera, Luino ha ringraziato pubblicamente il Maestro che ha contribuito a far nascere e crescere l’archivio Sereni nella biblioteca civica di Villa Huessy.
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