Piccolo è bello, un’estate di giochi all’oratorio di Cazzago Brabbia

All’oratorio di Cazzago Brabbia si “esplorano” Paesi lontani, come il Messico o l’Irlanda, ma poi le gite si fanno dietro casa. Cose che capitano se si ha la fortuna di vivere in un uno dei luoghi più belli della provincia di Varese. (nella foto, da sinistra, Simona, Sarah e Davide)

L’oratorio del piccolo paese in riva al Lago di Varese è una piccola meraviglia: tanto verde, spazi ampi, un bel parco giochi, campi da calcio e da basket e un’area coperta con calciobalilla e pin pong. Tavoli all’aperto per mangiare sotto il portico.

Ad accogliere poco più cento bambini ci sono una quindicina di animatori più i volontari, che si alternano a dare una mano nelle lunghe giornate dense di cose da fare.

«Dopo l’ingresso e il momento di preghiera, cominciano le attività – ci spiega Sarah, educatrice professionale che lavora accanto a Davide Scapinello, responsabile dell’oratorio- Oltre ai tornei, e a vari sport, tra cui rugby, calcio e basket, ballo ci sono momenti di cultura in cui appunto facciamo un po’ di geografia e scienze in modo curioso e divertente. Ad esempio quando ci siamo occupati del Messico abbiamo organizzato un piccolo evento ispirato al dia de los muertos, il giorno dei morti. C’è un poi un giorno in cui si fanno i compiti e un po’ di pulizia tutti insieme, aiutati da tante mamme».

Frequentano l’oratorio di Cazzago i bambini delle elementari del paese, più quelli di Inarzo e Bodio: «A Bodio – ci spiega mamma Simona Bischetti, volontaria “storica” – sono in corso lavoro di ristrutturazione quindi i bambini al momento sono qui con noi. I ragazzi delle medie invece sono concentrati all’oratorio di Daverio».

La particolarità di questo oratorio sono proprio le gite: «Andiamo a visitare quello che c’è “dietro casa” – dice Simona – un po’ perché non vogliamo gravare economicamente sulle famiglie, i pullman costano molto, e un po’ perché c’è davvero tanto da vedere nella nostra provincia. Siamo stati al Lido di Bodio e in una villa storica di Galliate Lombardo. Poi, a fine oratorio, andiamo in piscina, a Mercallo e a Brebbia».

Il pranzo viene preparato da una catering e dopo essersi rifocillati i bambini si ritrovano tutti in salone: «Facciamo vedere loro brevi spezzoni di un film su Don Bosco – dice ancora Davide – È un’idea di Don Valter, referente della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa: volevamo proporre un momento di riflessione sul tema di quest’anno che è “prendersi cura”, che è poi quello che faceva Don Bosco con i suoi ragazzi».

Se d’estate l’oratorio è in piena attività, d’inverno le cose si complicano un po’: «Non abbiamo abbastanza volontari per tenere aperta la struttura tutte le domeniche – conclude Simona – quindi i bambini vengono qui a fare catechismo ma poi devono andare negli altri oratori attorno. Chissà, ci fosse qualche genitore disposto a darci una mano potremmo pensare di aprire i cancelli anche durante l’anno».

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