Ancora tensioni al centro accoglienza per minori di Cassano Valcuvia
Due giorni fa massiccio intervento dei militari per ripristinare l’ordine a seguito di una zuffa finita all’ospedale con un ragazzo ferito al volto
Una, due, tre pattuglie dei carabinieri a passo deciso nelle stradine del centro di Cassano Valcuvia due giorni fa per sedare un principio di rissa all’interno della struttura di accoglienza per minori non accompagnati. Si tratta di un polo gestito da una cooperativa di Como che accoglie ragazzi di un’età compresa fra i 14 e i 17 anni arrivati in Italia soli e ai quali appunto viene assegnato lo status di “minore non accompagnato“.
L’intervento delle tre unità dei carabinieri, fra Nucleo operativo e radiomobile di Luino e aliquota territoriale è avvenuto nella serata di lunedì e non è passato inosservato ai residenti del paesino della Valcuvia al centro il mese scorso di gravi episodi di intemperanza che stavano per sfociare in scontro con armi improprie fra alcuni dei minori e residenti indispettiti per il comportamento dei ragazzi. L’intervento dei carabinieri nella serata di due giorni fa, tuttavia, è da ascriversi a quanto avvenuto all’interno della struttura dove è nata una zuffa fra due giovani ospiti che si sono presi a schiaffi e a spintoni.
Alla base delle problematiche sembra vi siano state intemperanze, futili motivi fra i ragazzi ospitati nell’edificio che un tempo era un convento carmelitano; qui due ragazzi si sono azzuffati e un terzo intervenuto per dividerli è stato colpito al volto e ha cominciato a sanguinare copiosamente dal naso, da qui la necessità di un accesso ospedaliero. Non risultano denunce legate all’episodio, e sembra sia bastata la presenza dell’Arma per far rientrare nei ranghi gli animi dei più facinorosi. Certo rimane alta la guardia: è vero che a differenza dell’ultimo, grave, episodio che ha visto i ragazzini imbracciare vere e proprie armi improprie (bastoni e cinture), quello di lunedì non si è consumato per le vie del paese.
Ma risulta ancora ben vivo il clima che si era respirato nel piccolissimo paese di 600 e passa abitanti scelto per ospitare una comunità arrivata a contenere fino ad una sessantina di ragazzi, alcuni dei quali noti, e al centro di episodi di micro criminalità specialmente sui mezzi pubblici e nei dintorni delle stazioni di Luino e in alcuni paese lambiti dal servizio di trasporto su autobus lungo la valle (per una rissa fuori dalla stazione di Luino ci sono state anche diverse denunce). Una situazione che è stata affrontata nel corso di incontri e tavoli a livello di prefettura, a Varese, con numerosi amministratori locali.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Castegnatese ora Insu su Auto contromano nella rotonda di largo Flaiano a Varese, l'assessore: “Nuovi cartelli per evitare errori”
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
Io avrei un’altra soluzione… rimpatri immediati!