Il prevosto di Gallarate: “Sulla casa tante fragilità da accogliere”

Le famiglie povere, ma anche padri separati e lavoratori precari. Le parrocchie della città rinnovano l’impegno per Casa di Sant’Eurosia: “In tre anni un posto dignitoso per 19 persone”

San Cristoforo 2023

“Ogni generazione non deve pensare a se stessa, ma deve aprire varchi per lasciare una buona eredità “. E questo vale per i singoli ma anche per una comunità, come è una città: l’incito arriva dal prevosto di Gallarate, monsignor Riccardo Festa, nel giorno della festa di San Cristoforo, patrono della città.

Quale eredità per il futuro? Monsignor Festa, di fronte agli amministratori comunali, ha citato tre temi forti, reali: il lavoro, l’integrazione, la casa. Terreno che mette alla prova tutti, a partire proprio dalle stesse nove parrocchie cittadine riunite.

L’esempio più forte viene sul tema casa, con le sue tante declinazioni e con l’impegno concreto, quello assunto nel 2020 dopo la prima o na sta Covid, quando le parrocchie di Gallarate si impegnarono ad aprire una nuova casa di accoglienza (“Casa di Sant’Eurosia”) e a gestirla per tre anni.

Tre anni che si concluderanno a settembre e che le parrocchie vogliono rinnovare: “Diciannove persone per periodi più o meno lunghi sono state ospitate negli undici posti della Casa. Qualcuno ha fatto importanti passi in avanti, qualcun altro si è perso, ma almeno per un periodo ha vissuto in un posto dignitoso.  Ci chiediamo: come potremmo immaginare di chiudere tutto e ognuno torni alla sua vita di prima?”. Nel mezzo si è aggiunto anche l’impegno per i rifugiati ucraini.

Ma – ha continuato monsignor Festa – “ci sono anche altre fragilità che ci interpellano”.

Non solo povertà evidenti, ma a volte anche situazioni da accogliere ad esempio “insegnanti che arrivano solo per i pochi mesi di una supplenza, padri separati, famiglie con un solo reddito”. Situazioni che spesso – nella precarietà – faticano a trovare risposte. Le parrocchie , come propria risposta, stanno sperimentando ad esempio la gestione di appartamenti dati in comodato “per un ora da un paio di coppie anziane”.

San Cristoforo 2023

Ma in generale dare risposte sulla casa “non è solo una opera buona, [chi affitta] mette in gioco se stesso perché sa come inizia e non sa come finirà“ e quindi fa vera carità.

San Cristoforo 2023

Carità si può fare anche nel lavoro: “C’è chi vive il lavoro come professione di fede, da dire di no a seduzioni e ricatti mondani, ma lavora per le nuove generazioni, per aprire un varco per nuove forme di servizio e produzione di cui altri accoglieranno il frutto in futuro. Il lavoro stesso è carità”

Monsignor Festa ricorda poi che “il lavoro di tante imprese integra tanti giovani immigrati. La cultura del lavoro apre una socialità nuova, non è solo stare insieme senza litigare, ma ci si ritrova e ci si riconosce”. Parlandone dopo la messa ricorda che nel cortile della parrocchia, allo scoppio della guerra in Ucraina, lavoravano insieme su un impianto da rinnovare un ucraino, un russo e un bielorusso. Non modelli teorici, ma convivenza reale.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 25 Luglio 2023
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