Giovani volontari da tutto il mondo per scoprire e fare più bello il Parco Campo dei Fiori
Seconda settimana di attività sul territorio per il campo di volontariato internazionale organizzato da Legambiente Varese in collaborazione con il Parco regionale Campo dei Fiori, con giovani che vengono da Messico, Finlandia, Repubblica Ceca, Spagna, Francia e Belgio
Dopo 3 anni di stop a causa della pandemia, è finalmente tornato il campo di volontariato internazionale organizzato da Legambiente Varese insieme al Parco Regionale Campo dei Fiori, un progetto avviato nel 2010 e replicato ogni estate fino al 2020.
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Dal 31 luglio scorso dodici giovani ragazze e ragazzi provenienti dal Messico, Finlandia, Repubblica Ceca, Spagna, Francia e Belgio, soggiornano a Cunardo, con l’obiettivo di scoprire e ripristinare una parte del territorio del Parco regionale del Campo dei Fiori. Grazie alla consolidata sinergia con il Parco ed in particolare con la squadra della sentieristica delle GEV – Guardie Ecologiche Volontarie dell’Ente, in queste settimane di soggiorno e lavoro volontario, il gruppo si è dedicato e si dedicherà al recupero di un tratto della Frontiera Nord (comunemente conosciuta come Linea Cadorna) lungo il sentiero Furia, tra Cunardo e Masciago Primo. Un percorso già da alcuni anni oggetto di interventi congiunti tra Parco e Legambiente grazie alle giornate del progetto Campo dei Fiori siamo noi, così come di altre specifiche iniziative.
«Si tratta di un’attività che consente di trasformare questo luogo da linea di guerra e difesa a linea di incontro e scambio culturale significativo», spiega Valentina Minazzi, presidente di Legambiente Varese e vicepresidente di Legambiente Lombardia.
Altro sito di cui si sono presi cura i giovani volontari, sempre con il prezioso supporto delle GEV, è stato il Centro Parco Villaggio Cagnola alla Rasa. È un luogo speciale, sia per l’area protetta sia per il circolo di Varese perché, sin dalle prime edizioni del campo di volontariato, i gli ospiti internazionali hanno dato qui il proprio contributo: dalla cura dei tracciati e delle strutture di arredo, alla pulizia delle scalinate, delle panchine in sasso, dei punti di osservazione, delle bacheche e delle staccionate.
Il Presidente del Parco Campo dei Fiori, Giuseppe Barra, è molto soddisfatto di riprendere questo abituale appuntamento estivo: «Rivedere ragazzi di tutto il mondo ritornare nel Parco è sicuramente un momento di grande gioia per tutti: siamo sicuri che ognuno di loro sarà ambasciatore all’estero della bellezza dei nostri luoghi. Siamo felici di poterli ospitare e condividere con loro principi quali la collaborazione e l’amore per l’ambiente, vissuto come momento di comunità e condivisione».
La novità di quest’anno è la collaborazione con il Comune di Cunardo, che per l’occasione ha messo a disposizione la struttura della Baita del Fondista per ospitare il gruppo di volontari durante la loro permanenza. Il campo di volontariato ha dato il proprio aiuto anche durante la preparazione e la realizzazione della Sagra della patata di Cunardo, che richiama persone da tutta la provincia e non solo. Dopo un’adeguata formazione, il weekend scorso ha visto tra lo staff dell’evento anche i giovani volontari, attivi sia in cucina sia nel servizio ai tavoli.
«I campi di volontariato sono momenti fondamentali per realizzare progetti concreti in favore dell’ambiente ma anche occasioni di mettere in contatto i giovani di diverse nazionalità e permettere loro di conoscere, integrarsi e confrontarsi con la comunità locale», aggiunge Valentina Minazzi. Anche per questo motivo, domenica 6 agosto il campo di volontariato ha partecipato alla mattinata del progetto Campo dei Fiori siamo noi che oramai da tre anni coinvolge singoli cittadini, scuole, aziende nella cura del Parco e dei Plis -Parchi locali di interesse sovracomunale, collegati. Per l’occasione il gruppo si è dedicato alla sistemazione dell’area delle grotte di Valganna, rimuovendo rifiuti e legname in alveo, riverniciando le staccionate e ripulendo le canaline.
Durante la permanenza dei volontari non mancano i momenti liberi e di svago per la scoperta del territorio: dopo un’escursione con una guida speleologica all’Orrido di Cunardo che ha permesso ai ragazzi di conoscere la geologia del luogo e provare una semplice esperienza speleologica, e una giornata al Lago Maggiore per esplorare anche la componente lacustre dell’area insubrica, è in programma anche una
giornata in vetta al Campo dei Fiori, tra la visita della Grotta Marelli e un trekking tra le bellezze naturali e liberty, degustando i prodotti della Festa della Montagna.
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