L’auto sequestrata diventa “civetta antidroga”, ma l’assicurazione scade e la multa arriva a casa della proprietaria

La vicenda denunciata dal legale di una donna proprietaria della macchina nella disponibilità del compagno indagato per reati che hanno a che vedere con la droga: il veicolo oggi sequestrato e messo in strada per le operazioni antidroga non risulta essere assicurato

multa

L’indagine per associazione a delinquere, l’estorsione e soprattutto la droga che arriva nelle aule di giustizia (non ancora fissata però l’udienza preliminare) e da cui la magistratura inquadra nella galassia dei soggetti coinvolti anche la disponibilità di vetture, come una Jeep Renegade guidata da uno degli indagati che viene sottoposta a sequestro preventivo nel dicembre 2021.

La legge sugli stupefacenti, (309/90) stabilisce però all’articolo 100 che «I beni mobili iscritti in pubblici registri, le navi, le imbarcazioni, i natanti e gli aeromobili sequestrati nel corso di operazioni di polizia giudiziaria antidroga possono essere affidati dall’autorità giudiziaria procedente in custodia giudiziale agli organi di polizia che ne facciano richiesta per l’impiego in attività di polizia antidroga».

Dunque la macchina è stata sequestrata, chi era al volante aveva a che fare con sospetti di traffici di droga, il sequestro convalidato dai giudici e il veicolo assegnato ai reparti operativi dei carabinieri che l’hanno schierata nei servizi antidroga, promossa ad “auto civetta“, veicoli impiegati in borghese, con targhe “pulite“, magari modelli nuovi rispetto alle tradizionali macchine utilizzate per i servizi antidroga che possono spiccare agli occhi attenti agli esperti di faccende criminali.

La questione però si complica dal momento che il veicolo è intestato ad una donna che non risulta indagata e che non ha più nella sua disponibilità l’auto in questione. Ma, oltre ad essere rimasta senza la sua Jeep, è stata pure multata per non aver rinnovato l’assicurazione del veicolo, che risulta essere passato sotto un “varco” di lettura targhe nel Comune di Casciago alle 9 del 10 luglio 2023 (dunque in uso ai militari per un’operazione antidroga, o per uno spostamento).

Risultato: multa di 620 euro da pagare subito, o 880 dopo 6 giorni, con decurtazione di 5 punti dalla patente e altri 300 euro di multa in caso di mancata presentazione al comando di polizia locale che ha emanato il provvedimento. La proprietaria dell’auto si è dovuta rivolgere a un legale, l’avvocato Corrado Viazzo che si sta occupando della vicenda per evitare alla sua cliente il salasso, e i punti saltati sulla patente. E non è “solo“ questione di multe o di punti decurtati sulla patente, il legale sostiene che la sua cliente risulta particolarmente preoccupata per il mancato rinnovo dell’assicurazione del veicolo che porterebbe a conseguenze potenzialmente pesantissime in caso di incidente stradale con danni alle cose, e ancora più gravi se con feriti o vittime.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Agosto 2023
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