Svaligiato l’All4cycling di Gazzada Schianno: furgone come ariete, poi la fuga in autostrada

Il colpo a segno nelle prime ore di sabato. Bottino oltre i 100 mila euro. Il titolare Nardello: “Professionisti che hanno agito in 8 minuti”

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Prima hanno aperto una via di fuga tagliando guardrail e rete direttamente sulla A8. Poi col furgone impiegato come ariete hanno sfondato un vetro dal peso di 400 chili, e incuranti degli allarmi hanno caricato 20 bici elettriche e in carbonio da strada del valore di oltre 100 mila euro per scappare proprio sull’Autolaghi. È successo sabato notte alle 4 a Gazzada Schianno.

La spaccata è avvenuta all’«All4cycling», negozio di bici molto famoso fra gli appassionati delle due ruote a pedali che attira clienti anche da fuori provincia: uno “store” ricavato in una ampia superficie commerciale, un capannone in via Gallarate nella zona industriale del paese fra la statale e l’autostrada, non a caso scelto dalla banda come strada di fuga dopo aver messo a segno il colpo, durato in tutto 8 minuti.

«Ho visto le telecamere, è stato impressionante», ha spiegato il titolare Luca Nardello, che ancora non crede a quanto avvenuto. «Ad agire è stata una banda di professionisti, almeno 3 persone entrate in azione dopo aver tagliato una recinzione laterale, e non il cancello principale. Poi con un Mercedes Sprinter di colore bianco hanno superato il gradino d’ingresso e a tutta velocità hanno sfondato il vetro e l’apparato anti intrusione». L’allarme è scattato, certo, ma i tempi di reazione del commando sono stati molto efficaci nel caricare le bici e darsi alla fuga attraverso il varco sull’autostrada che presenta comunque un piccolo dislivello superato dal mezzo.

La denuncia è stata subito presentata ai carabinieri della stazione di Azzate che hanno da subito attivato le indagini. «Dalle ultime notizie di cronaca che abbiamo appreso, la banda potrebbe essere la stessa che nei giorni scorsi aveva già colpito nel Nord Italia: in provincia di Treviso e di Brescia e la sera stessa anche a Milano», spiega Nardello.

Batterie di ladri altamente specializzati che conoscono il contesto in cui operare, le vie di fuga, gli strumenti da impiegare per lo scasso e soprattutto le bici da rubare: sono state difatti scartate quelle meno onerose e il bottino si è concentrato sui modelli che possono arrivare anche a diverse migliaia di euro. Il negozio oggi appare protetto da un container posizionato proprio di fronte all’ingresso principale.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Settembre 2023
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