Cinquanta comuni della provincia si collegano domenica alla “Rete Zamberletti”

Sono oltre una cinquantina i comuni della provincia di Varese che domenica 24 verranno collegati con la sala operativa della Prefettura per testare la funzionalità della rete delle radiocomunicazioni alternative di emergenza, ideata dal politico scomparso nel 2019

Generico 18 Sep 2023

Sono oltre una cinquantina i Comuni della provincia di Varese che domenica 24 settembre dalle 9 alle 12 verranno collegati a turno con la sala operativa della Prefettura per testare la funzionalità della rete delle radiocomunicazioni alternative di emergenza coordinata dalla sezione varesina dell’Ari, Associazione radioamatori italiani.

Si tratta del primo gruppo di enti locali coinvolti in questa nuova esercitazione, la numero 34, prova di operatività delle antenne Vhf collocate in ogni municipio, pronte ad entrare in azione a supporto delle attività istituzionali in caso di calamità che comportino la compromissione del funzionamento della normale rete telefonica, argomento di strettissima attualità viste anche le conseguenze del maltempo di questa anomala estate sul Varesotto.

Il prefetto Salvatore Pasquariello si è rivolto su questo argomento con una lettera a tutti gli enti coinvolti nell’esercitazione, ricordando che «Il sistema della protezione civile si avvale anche dell’Ari per garantire le radiocomunicazioni alternative di emergenza, Rete Zamberletti, a supporto delle istituzioni del territorio al verificarsi di emergenze che possono compromettere la funzionalità della rete telefonica sia fissa che mobile».  Di qui l’invito alla partecipazione attiva con collegamenti e ricognizioni di impianti e dotazioni: al termine dovrà essere “certificata” la piena funzionalità del sistema, e la sua pronta operatività.

La prova precede di pochi giorni quella prevista per giovedì 28 settembre a livello nazionale, con il collegamento prima in digitale e poi in fonia tra le prefetture italiane (una ventina e una quarantina quelle chiamate a partecipare nei due gruppi: inizio delle comunicazioni alle 19, collegata anche nave San Giorgio della Marina Militare oltre alle strutture nazionali della Prociv), esercitazione che da un quarantennio viene mantenuta in funzione per la stessa finalità con un complesso sistema operativo che di recente è stato intitolato al suo fondatore, il varesino Giuseppe Zamberletti,  con il nome appunto di “Rete Zamberletti“.

Dal 1981 sono state effettuate ben 469 prove di collegamento con le prefetture di tutta Italia, responsabile della
rete Giovanni Romeo, varesino, già alla guida dell’Ari locale, che ebbe all’epoca dallo stesso Zamberletti, anch’egli radioamatore, l’incarico di coordinare le esercitazioni.

La prova nazionale è arrivata alla 470esima edizione, 34 sono invece fin qui le prove realizzate a carattere provinciale. «Con un notevole sforzo organizzativo, supportato dalla grande disponibilità ed esperienza di numerosi soci
Ari presenti nei Comuni interessati e in tutte le Prefetture – ricorda Romeo – siamo riusciti a garantire
test fondamentali per assicurare l’efficienza di un sistema alternativo di radio comunicazioni sempre
più prezioso in caso di emergenze, d’intesa con Prefettura, Provincia e Protezione civile: si tratta ora di
migliorare ulteriormente l’efficienza di un servizio destinato a rafforzarsi, nel segno di una moderna
protezione civile, proprio quella che Zamberletti auspicava». Il tutto nella piena collaborazione tra la
rete stessa e le prefetture di tutta Italia, nel quadro di quella struttura nata proprio con l’allora ministro
varesino e divenuta col tempo un servizio fondamentale per la comunità.

CHI ERA GIUSEPPE ZAMBERLETTI

Il varesino Giuseppe Zamberletti (E’ nato e ha vissuto al Sacro Monte, dove dal giorno della sua morte – il 26 gennaio 2019 – è sepolto) è stato un politico italiano, considerato il padre fondatore della moderna protezione civile italiana. A Zamberletti si devono infatti la nascita del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio, l’introduzione del concetto di previsione e prevenzione distinto dalle attività di soccorso, l’organizzazione del servizio nazionale in tutte le sue componenti, la valorizzazione degli enti locali e del volontariato ed anche l’avvio della riforma del settore che culminerà con l’approvazione della legge 24 febbraio 1992, n. 225.

Zamberletti si è trovato a gestire emergenze derivanti dai terremoti in Friuli nel 1976 e in Irpinia nel 1980 come Commissario del Governo incaricato del coordinamento dei soccorsi.  Una volta nominato Ministro per il coordinamento della protezione civile, nel 1982, incise profondamente sul sistema di coordinamento delle strutture operative e delle risorse possedute dallo Stato. Fu ministro più volte, deputato per sei legislature e senatore per una. Ha fatto parte della Commissione Difesa della Camera dei deputati, dell’Assemblea dell’Atlantico del Nord e della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi. Da appassionato radioamatore (nominativo I0ZME) coinvolse i radioamatori in diverse operazioni di protezione civile, oltre ad ideare il sistema di comunicazione alternativa Ari.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 23 Settembre 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.