A Barasso il sogno della sala polivalente è finalmente realtà
È stato inaugurato nella serata di sabato 23 settembre con un primo spettacolo teatrale a cura della compagnia dei ragazzi della Comunità Pastorale di Sant’Eusebio, che replicheranno il 29 settembre alle 21
Il “sogno” è diventato realtà. Lo avevano chiamato così quando tre anni e mezzo fa, nel febbraio 2020, venne presentato alla comunità il progetto del nuovo salone polivalente di Barasso: sabato 23 settembre 2023 si è tenuta l’inaugurazione, alla presenza delle autorità cittadine (il sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari, la vicesindaco Ilaria Ossola, il consigliere comunale Alessandro Calcagnile), di don Emilio Rimoldi e dell’architetto Enrico Ferrari che ha curato il progetto). Con loro circa 300 persone, un bel tutto esaurito per l’esordio, condito dalla performance teatrale messa in scena dai giovani della Comunità Pastorale di Sant’Eusebio, il “Delitto in Villa Haversham”, per la regia di Mario Stefanoni con sul palco Alessandro Anselmi, Marco Guerrini, Damiano e Michele Lampisti, Marco Brandazza, Laura Giudici, Nazareno Vettore, Serena Marchionni e Gianpaolo Battezzato. Un successo che verrà replicato venerdì 29 settembre alle 21.
A fare da padroni di casa il sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari e don Emilio Rimoldi. Sulla targa della nuova “Sala Polivalente San Martino” è ricordato don Sandro Viganò, parroco di Barasso dal 1962 al 1996, “che con coraggio e dedizione costruì questo luogo, oggi riconsegnato ristrutturato a beneficio di tutta la Comunità Pastorale Sant’Eusebio”.
«Si compie oggi una nuova tappa di un progetto che nasce da lontano. Questo salone fu voluto da don Sandro e ultimato nel 1964, poi con l’inizio della comunità pastorale fu indicato come luogo della comunità pastorale da dedicare alla cultura, al teatro, alla musica. Finalmente oggi, grazie al contributo di Regione Lombardia, alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Barasso, alla generosità di tante persone e al lavoro di tanti professionisti, questo salone è restituito alla comunità perché quel progetto possa vivere e aiutarci a costruire una società unita e inclusiva – ha detto don Emilio -. Questa sala rappresenta una sfida che, tenendo vive le radici, ci invita a stare nel presente valorizzandone le ricchezze (l’arte, la musica, il teatro, il dialogo in possibili tavole rotonde o conferenze…), suscitando sinergie e collaborazioni per il bene comune. Oggi, chiedendo al Signore di benedire questa sala, domandiamo il suo aiuto perché i desideri sopra espressi, che hanno guidato la realizzazione prima e la ristrutturazione e adeguamento normativo oggi conclusi, possano diventare realtà e ci aiutino ad essere comunità che cerca il bene di tutti e valorizza i doni di ciascuno».
L’architetto Ferrari ha presentato i lavori, sottolineando come l’idea di ammodernare e riqualificare il salone della Comunità nacque tanti anni fa con il parrocco Don Natale Monza.
«È per me una grande emozione essere qui a inaugurare la nuova sala polivalente “San Martino” del nostro oratorio. Uno spazio rinnovato ed estremamente ammodernato grazie al grande lavoro svolto da tutta la nostra Comunità Pastorale di Sant’Eusebio, che racchiude, oltre a Barasso, le comunità di Casciago, Luvinate e Morosolo e che ha consentito di ottenere un importante finanziamento da parte di Regione Lombardia – ha detto il sindaco di Barasso Di Renzo Scolari -. La cosa che mi piacerebbe sottolineare è che questo nuovo spazio è sì spazio di comunità; ma non solo della comunità pastorale bensì di tutta la nostra comunità cittadina. Uno spazio di ritrovo, incontro, divulgazione e iniziative culturali al servizio di tutti, un luogo di coesione sociale. Il salone per mostrarsi così bello ci ha messo un po’ di tempo perché le diverse crisi affrontate dal mondo ne hanno rallentato i lavori ma oggi è qui, davanti a noi. Proprio perché oggi lo possiamo ammirare, qualcuno potrebbe pensare che oggi siamo ad un “punto di arrivo”. Bene, io penso di no; questo è un punto di partenza. Non possiamo pensare che questa nuova realtà si muova e cammini da sola, occorre che tutti noi, comunità cittadina e comunità pastorale, uniti, remiamo nella stessa direzione per renderlo uno spazio attrattivo e utilizzato, mettendoci braccia, testa e, consentitemi, anche cuore. Grazie a don Emilio negli ultimi tempi i rapporti tra Comune e Parrocchia sono ottimi e c’è grande visione comune. Finalmente, diversamente da come talvolta può essere accaduto in passato, si guarda, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, nella stessa direzione. Questa collaborazione è fruttuosa perché consente a Barasso ed ai barassesi di beneficiare di eventi e attività sempre più attrattivi e interessanti. Auguri a tutti noi per questo inizio!».
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