Il comitato di Borsano: «Sindaco, spegniamo l’inceneritore»

Gli abitanti del popoloso quartiere continuano a chiedere di prendere in considerazione il centro di riciclo e di non allungare oltre il 2019 la convenzione Accam




Il Comitato ecologico contro l’inceneritore di Borsano scrive ancora al sindaco Gianluigi Farioli mentre sono iniziati gli incontri da parte del sindaco stesso con la Regione per definire i termini della convenzione tra Accam e il Comune di Busto Arsizio. I 9 firmatari del documento tornano a chiedere al primo cittadino di abbandonare la strada della ristrutturazione e ampliamento dell’inceneritore per aprire la strada, invece, alla possibilità di creare un centro riciclo al suo posto. Il comitato fa riferimento nella lettera alla normativa Ue che ritiene gli inceneritori obsoleti e in ogni caso da porre in subordine di priorità rispetto ad altre soluzioni come riutilizzo e riciclo. Il comitato ricorda anche la procedura di infrazione che la Commissione europea ha avviato contro l’Italia per gli incentivi dati per produrre energia bruciando rifiuti considerandoli "fonte rinnovabile”.

 

Tutto ciò premesso, il Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente chiede al Sig. Sindaco, alla Giunta e ai sig. Consiglieri Comunali:

 
  1. di dare corso a tutte le iniziative volte ad approfondire soluzioni alternative alla termodistruzione, tecnologia la cui salubrità è lungi dall’essere stata dimostrata ed al momento è come minimo definibile “controversa”;
  2. di studiare i sistemi basati sulla raccolta differenziata spinta, con il massimo orientamento al riciclaggio dei materiali attraverso metodologie di selezione e trattamenti di tipo “meccanico” che non ricorrono alla combustione, evitando così di rilasciare sostanze pericolose come i termovalorizzatori ;
  3. di non limitarsi allo studio teorico, ma di verificare in modo diretto attraverso sopralluoghi presso i Centri di Riciclo più avanzati come ad es. quelli di Vedelago, Colleferro e Tergu dove anche la frazione residuale ai processi di selezione viene riciclata
 

Si prenda con serietà questo impegno, un vero “compito delle vacanze” che rappresenta un’opportunità unica (forse irripetibile) per voltare pagina in tema di rifiuti. Ma non solo, Busto può essere ancora una volta pioniera e mostrare che mentre molti parlano di sviluppo sostenibile, da noi lo si sa mettere in pratica. Infine, ci sia consentita una considerazione del contributo che il territorio di Busto e di Borsano in particolare hanno offerto con 40 anni di presenza di un inceneritore che ha condizionato pesantemente la qualità della vita dei propri concittadini.  Leggere sui giornali di questi giorni che l’Assessore Regionale Buscemi considera Borsano “il sito è ideale …lontano dai centri abitati e in posizione strategicamente favorevole” fa rabbrividire (oltre che essere evidentemente falso). Il Comitato Ecologico condanna senza appello l’affermarsi di una logica iniqua che mira a concentrare nella nostra città, dopo i rifiuti del consorzio ACCAM, anche quelli dell’intera provincia di Varese. Non si modifichi la Convenzione: Busto non è un territorio “a vocazione rifiuti”.




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Pubblicato il 20 Luglio 2009
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