Il nuovo largo Flaiano a Varese sarà aperto nella primavera del 2024, l’autostrada (in uscita) a novembre
Gli ultimi aggiornamenti sono stati dati dall'assessore ai Lavori Pubblici Civati in una commissione-sopralluogo, che si è tenuta direttamente nel cantiere
Più che una commissione lavori pubblici, è stato un vero e proprio sopralluogo quello che i consiglieri hanno fatto nei cantieri di largo Flaiano a Varese, dove era convocata la seduta dell’11 ottobre 2023: presenti, la maggioranza dei membri incaricati e l’assessore ai lavori Pubblici Andrea Civati.
«Ringrazio la presidente Maria Paola Cocchiere per aver accettato la mia richiesta, complessa e magari un po’ diversa dal normale – ha spiegato l’assessore – Ma volevo dare gli ultimi aggiornamenti su questi lavori direttamente dal cantiere, perchè penso che vedendo direttamente le lavorazioni, alcune delle problematiche emerse in questi giorni possano dipanarsi».
Tra le “problematiche” di cui si è parlato in questi giorni c’erano innanzitutto tempistica e traffico: quello che i varesini si domandano ogni giorno. Ma anche costi e segnalazioni sui lavori da parte degli abitanti.
Dopo la descrizione dei prossimi – e ultimi – lavori, e le indicazioni di massima su quali saranno le tempistiche, che per la cronaca vedono a inizio novembre la riapertura dell’autostrada in uscita, cioè verso Milano, e la fine dei lavori a primavera del 2024 «E per fine intendiamo l’ultima rifinitura di cemento – sottolinea Civati – mentre contiamo che la rotonda possa essere utilizzata dagli automobilisti anche prima».
GLI ULTIMI LAVORI ALLA ROTONDA RACCONTATI NEL VIDEO
DOMANDE E RISPOSTE SUI LAVORI TRA ASSESSORE E CONSIGLIERI
Alla fine dell’esposizione, Civati ha risposto alle domande dei consiglieri. Sono stati in cinque a fare domande specifiche: ve le proponiamo con la risposta dell’assessore.
Eugenio De Amici (Fratelli d’Italia)
Quali erano le previsioni secondo il cronoprogamma e quanto sono in ritardo rispetto al preventivato? Le lavorazioni notturne non rientravano nel calcolo?
«Il cronoprogramma originario era di 18 mesi e comprendeva le lavorazioni notturne – ha risposto Civati – Questo però non vuol dire che sia semplice organizzare i lavori con RFI: le abbiamo preventivate, ma erano solo presunzioni, che devono poi essere verificate nel rapporto con i soggetti terzi. E tanti piu ce ne sono, di soggetti terzi, tanto piu è difficile organizzare la tempistica. Però: il progetto è nato nel 2020, il cantiere è stato aperto alla fine nel 2021 ed è entrato nel vivo alla fine del 2022 ed è previsto che chiuda nei primi mesi del 2024: considerate tutte le sospensioni intervenute, avremo quattro mesi di ritardo, che è obiettivamente accettabile. Se dobbiamo fare una infrastruttura che Varese aspetta da 100 anni, qualche mese di ritardo è fisiologico. Beninteso: non voglio sottovalutare il disagio dei cittadini, anzi li ringrazio della pazienza che dimostrano. Ma fra qualche mese non ci ricorderemo piu di questa situazione, ci ricorderemo di un’opera che varrà per i prossimi 100 anni. E dovremmo essere tutti uniti per dire che quest’opera è importante».
Luca Paris (Gruppo Misto – Movimento 5 Stelle)
Quali sono i tempi di completamento del cantiere?
«Nella prima parte del prossimo mese sarà riaperta via Autostrada – continua Civati – Mentre nei primi mesi del 2024 – Tendenzialmente entro la primavera – è prevista la conclusione complessiva del cantiere, e per conclusione complessiva intendo anche l’ultimo granello di asfalto. Probabilmente si potrà però utilizzare la rotatoria prima di quel momento, perchè un conto sono le sistemazioni finali e un conto è l’utilizzo, che riusciremo a consentire appena l’anello rotatorio sarà stato realizzato. Non fatemi dare però un giorno preciso: c’è il tempo, ci sono gli imprevisti, c’è il caldo e il freddo per riasfaltare, ci sono tante variabili. Ma la primavera potrebbe essere il tempo giusto».
Franco Formato (Varese Ideale)
Visto che la rotonda richiamerà forte flusso di traffico, è possibile che i flussi nelle altre strade diventino anomali?
«Sono state fate delle simulazioni di traffico con modelli matematici e simulatori che utilizzano i viabilisti – ha spiegato l’assessore – E hanno dato come risultato che il sistema consentirà un minore accodamento sulle principali assi viabilistiche. In particolare, non ci dovrebbero essere accodamenti su via Autostrada quella più a rischio: sia per la soluzione viabilistica stessa, che rende piu fluido il traffico, sia per il terzo svincolo della ex Malerba, che drena un po’ il traffico di chi viene in città. A regime questo nuovo assetto ci garantirà un miglioramento radicale».
Domenico Esposito (Polo delle Libertà)
Da cittadini raccolgo una preoccupazione per gli allagamenti causati dai nuovi assetti delle strade. Cosa pensate di Fare? e poi: i costi in più sono dati da errori o da un semplice aumento costi, e infine è vero che ci sarà una zona a entrata limitata in fondo a corso Magenta, dopo i cambiamenti?
«Sul tema deflusso delle acque, c’è da dire che la sede stradale è stata rialzata: su via Autostrada ci sono quasi 80 centimetri in piu, che andranno recuperati, perchè sotto deve passare il treno. Noi abbiamo messo una copertura – ed è sempre la stessa, non so chi sia andato in giro a dire la baggianata che le travi sono state cambiate – e l’impalcato è qualche centimetro piu alto del vecchio ponte: conseguentemente le acque defluiranno diversamente, ne siamo consapevoli. Sono però già in corso di realizzazione degli scoli di acque reflue che consentiranno alle acque piovane di defluire diversamente. E’ previsto nel progetto e sarà realizzato. Per quanto riguarda le zone limitate, non sono all’ordine del giorno. Rispetto ai costi infine, il quadro economico è il medesimo: i cittadini di Varese hanno speso per quest’opera quanto era stato messo a preventivo nel 2020. Ci sono solo delle nuove voci di costo che corrispondono a degli aumenti dovuti per legge: sono circa 300mila euro che però sono stati già assorbiti nel quadro economico».
Dino De Simone (Progetto Concittadino)
Le proposte di cambio viabilità enunciate all’inizio sono ancora valide? E cosa succederà a pedoni e ciclisti?
«Per quanto riguarda la viabilistica cambierà via Gradisca, il cui senso di marcia sarà invertito. Anche via Lazio sarà invertita nel senso di marcia, mentre per le altre tutto rimarrà inalterato. In questo caso è il senso di marcia è cambiato perchè sennò le immissioni sarebbero troppo vicine tra loro: soprattutto via Gradisca sarebbe troppo vicina a via Nino Bixio e si rischierebbero incidenti. La rotonda però permetterà soluzioni che ora non sono possibili: ad esempio da Via autostrada oggi non si può andare verso via Bixio, e verso il parcheggio del polo infantile. Con questo sistema invece si potrà andare direttamente. Altro esempio: oggi da viale Borri non si può entrare direttamente in autostrada, domani sarà prevista questa possibilità. Questo inoltre è un nodo delicato per la mobilità ciclistica e pedonale. Domani ci sarà percorso pedonale e ciclabile, che da via Magenta passando sul vecchio ponte e poi dal distributore andrà verso viale Borri, dove pedoni e bicicletta saranno più agevolati. E su via Magenta ci sarà un semaforo che aiuterà pedoni a passare».
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