Pedalando con il ferrociclo sulla ferrovia della Valmorea, per un turismo minimal e naturale nel Parco del Lanza
La presentazione ufficiale del progetto e la dimostrazione di prova del ferrociclo, si sono svolti oggi al Mulino del Trotto alla presenza di autorità, sindaci del territorio e guardie ecologiche del Parco valle del Lanza
Le prime pedalate oggi pomeriggio, alla presenza di autorità, sindaci, guardie ecologiche del parco della Valle del Lanza e cittadini, ma a breve tutti potranno utilizzare il ferrociclo, una nuova modalità di mobilità turistica e dolce per muoversi all’interno del parco seguendo i binari della ferrovia della Valmorea. In pratica si pedala sui binari, a bordo di uno speciale carrello munito di ruote ferroviarie, con la possibilità di trasportare fino a 5 persone, due che pedalano e tre che si fanno trasportare comodamente sedute.
La presentazione ufficiale del progetto, e la dimostrazione di prova del ferrociclo, si sono svolti oggi al Mulino del Trotto, deliziosa località immersa nel verde tra Malnate, Cantello e Solbiate con Cagno. Obiettivo, oltre alla presentazione pubblica, anche verificare la fattibilità tecnica di una cicloferrovia su una tratta della Valmorea, ferrovia storica e affascinante, oggi dismessa, che attraversa il cuore del parco.
Cicloferrovia che sarebbe la prima d’Italia, come ha ricordato l’assessore ai trasporti di regione Lombardia Claudia Maria Terzi, tra i primi a sostenere il progetto.
«E’ un progetto che ci è stato presentato sei mesi fa, durante un incontro a Malnate, e che abbiamo subito appoggiato per la sua grande valenza – ha detto Fulvio Caradonna, presidente di FerrovieNord, la società proprietaria della tratta – Da anni si parla di riportare i treni su questa ferrovia ma i costi e i problemi della sicurezza hanno finora impedito questo tipo di progetti, a parte una breve parentesi. Ora, con questa idea, possiamo creare qualcosa con una grande valenza turistica, costi contenuti ed esperienze similari ampiamente sviluppate in altri Paesi europei, come in Francia dove esistono oltre 70 cicloferrovie che attraggono migliaia di utenti».
Per ora la sperimentazione sarà avviata su una tratta di 2 chilometri, ma l’obiettivo è quello di estendere il più possibile la rete, anche allargandosi in Canton Ticino, dal momento che ci sono già state delle manifestazione di interesse.
E-Vai, la società che gestisce i servizi di mobilità sostenibile del Gruppo Fnm, sta mettendo a punto i dettagli del progetto, studiando modalità di accesso, orari e modalità per gestire la pedalata assistita.
Al primo viaggio prova di oggi hanno presenziato, tra gli altri, l’assessore ai Trasporti e alla mobilità sostenibile di Regione Lombardia Franco Lucente, l’assessore regionale alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi, l’assessore all’Università, ricerca e innovazione Alessandro Fermi e e l’amministratore delegato di E-Vai Giovanni Martino. Presenti anche il presidente della Federazione idelle Ferrovie turistiche e museali Alberto Sgarbi e il presidente del Museo Ferroviario Piemontese Marco Pochettino, che hanno dato un importante contributo per la messa a punto del progetto, anche dal punto di vista normativo.
Molti ringraziamenti sono stati espressi per le Guardie ecologiche del Parco Valle del Lanza, che hanno ripulito da rovi e alberi tutto il tratto interessato dalla sèperimentazione.
La prima “cicloferrovia” d’Italia sarà quella della Valmorea
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