Regione e territorio firmano un patto da un miliardo e mezzo di euro

C’era anche il presidente della Regione Roberto Formigoni questa mattina nella sede territoriale di Varese per la firma dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la Provincia di Varese.

Attorno al tavolo, insieme al Governatore, c’erano il Presidente della Provincia Dario Galli, il Sindaco di Varese Attilio Fontana, i Rettori delle due università locali: Renzo Dionigi dell’Insubria e Andrea Taroni della Liuc, il vicepresidente della Camera di Commercio Renato Scapolan.
Insieme per ratificare le decisioni prese dal tavolo tecnico guidato dall’assessore Massimo Buscemi con l’individuazione delle azioni prioritarie e strategiche di sviluppo del territorio.
Ottantuno i progetti definiti prioritari in quattro macroaeree di intervento: di questi 39 sono già stati definiti e finanziati, 38 sono in divenire e 4 regionali.
Il settore della mobilità ha 13 i progetti che verranno realizzati nel breve periodo per potenziare i collegamenti del territorio:  la tratta Arcisate Stabio di cui si inaugurerà il cantiere italiano martedì prossimo, la Pedemontana lombarda, mentre 12 sono le opere a sostegno del sistema infrastrutturale delle imprese e del lavoro come  la tangenziale di Varese primo e secondo lotto ( bretella Gasparotto-Borri) o la messa in sicurezza idraulica del torrente Bozzente a Gerenzano . Progetti per la cui realizzazione arriveranno, rispettivamente, 1.088.000 di euro  73 milioni di euro.
Per potenziare i servizi alla persona o la coesione sociale, di cui l’ospedale del bambino e della mamma è uno dei 12 progetti, verranno stanziati 216 milioni di euro.  Infine, la valorizzazione delle eccellenze del territorio ( 11 interventi tra cui la valorizzazionbe dell’area archeologica di Castelseprio e il completamento del Museo dell’aeronautica, piuttosto che la realizzazione del campus e della biblioteca medica dell”Insubria) porteranno sul territorio 73 milioni di euro.
 
«Alcuni di questi progetti verranno realizzati o attivati già nel 2010 – ha assicurato Formigoni – per altri 38 progetti il tavolo Aqst è un incubatore: lo studio di fattibilità della Varese-Como-Lecco, la rete degli asili nido aziendali, la piattaforma logistica del varesotto, la rete ecologica del Parco del Ticino e del Parco del Campo dei fiori, la rete ciclabile che metterà in collegamento le comunità montane, la rete di teleriscaldamento che partirà da Busto».

Una progettualità ricca e variegata che attingerà per il 67% a fondi pubblici e il restante sarà in capo ai privati. Tra i soggetti in prima linea c’è la Camera di Commrcio di Varese che, per esempio, parteciperà con 600.000 mila euro alla realizzazione della tangenziale sud di Varese che risolverà il problema dell’imbuto autostradale in città: «Per noi, questi sono impegni istituzionali – ha ricorcato Renato Scapolan – Mi auguro che la Camera di Commrcio continuerà a collaborare e verrà chiamata a discutere lo studio di fattibilità della Varese-Como-Lecco».

Parole positive per l’efficacia dello strumento del confronto tecnico sono state espresse anche dal Presidente Galli e dal Sindaco Fontana i quali, però, hanno ribadito la necessità di arrivare quanto prima ad un sistema di finanziamento federale che permetta al territorio di investire le proprie risorse e di ottenere gratificazioni per comportamenti virtuosi.

Soddisfatti per il modello anche i due rettori coinvolti, in particolare Dionigi che vedrà da ottobre aprirsi i cantieri per la realizzazione del campus, la residenza alberghiera universitaria i cui lavori dovrebbero concludersi entro 18 mesi.

«I progetti inseriti nell’Accordo quadro di sviluppo territoariale saranno ultimati sicuramente prima del 2015 – ha assicurato Formigoni – questo tavolo, infatti, proseguirà il confronto anche in vista del ruolo che il territorio varesino avrà per Expo 2015, un traguardo che coinvolgerà tutta la Lombardia sia come investimenti sia come ricadute»