Disagio, paura e ritiro sociale: il Comune di Varese costruisce una rete per stare vicino ai suoi ragazzi

Si chiama L'Influenza felice ed è un progetto che coinvolge enti del terzo settore, scuole e oratori per offrire spazi di aggregazione "a bassa soglia". Uno sarà all'oratorio di San Vittore in centro e uno nel quartiere di san Fermo

bullismo

Sarà un’ “Influenza felice” a dare sostegno e ascolto agli adolescenti varesini in difficoltà. Palazzo Estense ha preparato il bando per coinvolgere enti del terzo settore, istituzioni scolastiche ed ecclesiastiche nella costruzione di una rete di protezione contro la fragilità giovanile.

CRESCONO TRA I RAGAZZI I COMPORTAMENTI AUTOLESIVI E I DISTURBI ALIMENTARI

Secondo la fotografia fornita da enti e associazioni, che da anni collaborano con l’amministrazione comunale di Varese, fra gli adolescenti sono aumentati le minacce di suicidio e i comportamenti autolesivi, i disturbi del comportamento alimentare, i conflitti fra genitori e figli, i ragazzi che hanno deciso di ritirarsi dalla scuola e dalla vita sociale e altre manifestazioni di sofferenza psichica adolescenziale. Tutti i Servizi per l’età evolutiva (adolescenti e giovani adulti) sono alle prese con un eccezionale numero di richieste di intervento, alcuni dei quali molto preoccupanti.

RITIRO SOCIALE O AGGRESSIVITA’ VERSO SE’ STESSI O GLI ALTRI

Gli adolescenti hanno perso la tendenza a trasgredire e a opporsi agli adulti ed esprimono il proprio disagio e le sofferenze evolutive attaccando sé stessi e il proprio corpo. La fragilità adolescenziale si manifesta sempre di più da un lato attraverso il ritiro sociale, dall’altro con atti violenti e aggressivi auto o eterodiretti e con l’aumento di comportamenti di addiction.

Un altro dato importante riguarda la “povertà educativa”.  In Italia i bambini e i ragazzi a rischio povertà ed esclusione sociale sono il 32%, una delle percentuali più alte in Europa. Nel nostro paese, poi, è “allarmante” anche la media di dispersione scolastica che riguarda il 15% dei minori. Nella nostra provincia si sono persi 1400 studenti in 5 anni.

IL 38% HA ESPERIENZE DI BINGE DRINKING

Consumo di alcol: dai progetti in corso si rileva il rischio severo per il 12,1%, rischio alto per il 19,6%, rischio moderato per il 31,3%,rischio basso per 37,0%. Il 38,5% dichiara di avere esperienze di binge drinking almeno una volta al mese; il 19,6% almeno una volta la settimana.

Consumo di sostanze illegali. Nel campione dei soggetti intercettati con il progetto Discobus, l’82% dei soggetti ha consumato almeno una volta nella vita una sostanza stupefacente, il 50% negli ultimi 30 giorni. I dati delle prese in carico dei SERT di ASST Sette Laghi segnalano l’alta incidenza di giovani consumatori anche di cocaina ed eroina sotto i 25 anni,

Comportamenti sessuali a rischio: è aumentata l’esposizione al rischio di malattie trasmesse sessualmente nella popolazione giovanile anche contestuale ad abitudini di consumo a loro volta rischiose. In particolare il 46% del campione è un soggetto a rischio, cioè persone che negli ultimi 6 mesi hanno fatto sesso non protetto. Il livello di conoscenza su questi argomenti è piuttosto basso.

IL TIMORE DI RIMANERE INDIETRO FAVORISCE L’ABBANDONO SCOLASTICO

NEET: oggi costituiscono il 15,7%della popolazione lombarda tra i 15 e i 24 anni (fonte ISTAT). Anche in provincia di Varese per molti è aumentato il rischio di rimanere indietro, di perdere motivazioni, competenze e scivolare da un lato verso l’abbandono scolastico e/o l’apatia e dall’altro mettendo in atto comportamenti rischiosi tra cui azioni violente e abuso di sostanze. Alcuni fattori di rischio, che già prima della pandemia si potevano osservare, si sono amplificati: ansia, difficoltà relazionali, fragilità emotive, uso della violenza, abuso degli strumenti digitali, guida in stato di alterazione.

UN LUOGO DI ACCOGLIENZA APERTO CON ACCESSO ” A BASSA SOGLIA”

Il progetto l’Influenza Felice vuole così mettere in rete chi già ora sta tra gli adolescenti: « Noi vogliamo dare continuità alle esperienze presenti e che stanno dando risultati – spiega Roberto Molinari assessore ai Servizi sociali – Partiamo così dal progetto Happines che ha avuto il cuore all’oratorio di San Vittore, luogo centrale per tanti ragazzi. La caratteristica di questo progetto è che è un luogo non confessionale, senza regole rigide, a parte le norme basilari di convivenza, nessuna registrazione, nessun controllo. L’accesso è “a bassa soglia”, dove il lavoro educativo è soft e l’obiettivo primario è di intercettare quei giovani che altrimenti sfuggirebbero. Si lavora sull’accoglienza, sul coinvolgimento senza forzature, perchè deve nascere una sintonia. Solo così per i ragazzi si diventa un punto di riferimento. Gli educatori osserveranno per capire il disagio e trovare un modo di relazionarsi».

IL CENTRO DI VARESE E’ UN LUOGO NEVRALGICO PER GLI ADOLESCENTI

Il centro di Varese è sempre di più un luogo nevralgico per gli adolescenti che frequentano le scuole superiori cittadine e per i giovanissimi abitanti dei quartieri periferici e dei comuni del distretto che si riversano “in centro” per passare il tempo. Ci sono luoghi informali come Via Marconi, Piazza Ragazzi del 99, alcuni angoli dei Giardini Estensi ma nel 2022 il luogo più vissuto dagli adolescenti è sicuramente stato lo Spazio Happiness, all’interno dell’oratorio di San Vittore, dietro a Piazza Montegrappa, aperto tutti i pomeriggi, con accesso a bassa soglia e con la presenza di due educatori professionali. Da qui sono passati quotidianamente circa 50/70 giovani fra i 14 e 22 anni.

FOCUS SUL QUARTIERE DI SAN FERMO

Oltre al centro cittadino sono state investite negli anni risorse per monitorare e presidiare alcuni quartieri strategici della città. In particolare, a Varese, nel quartiere di San Fermo è stato attuato il Progetto Re-start : « San Fermo sarà un centro nevralgico – spiega Molinari – perchè qui si interverrà con un’importante ristrutturazione del Polo scolastico, che verrà svuotato della sua popolazione studentesca, trasferita temporaneamente in altri istituti. Ciò rischia di svuotare ulteriormente il quartiere di punti di riferimento. Per questo motivo,  in collaborazione con la Parrocchia, verrà attivato uno spazio educativo pomeridiano presso l’oratorio che opererà sia con interventi di educativa di strada, che con interventi nelle scuole, lavorando inoltre con un gruppo di minori coinvolti in progetti di messa alla prova».

Il progetto “L’influenza felice” avrà durata biennale, ha ottenuto un contributo regionale di circa 80.000 euro e mira a reclutare circa 120 ragazzi tra i 14 e i 20 anni a Varese e una trentina a San Fermo.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 31 Ottobre 2023
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