Il dolore muto degli adolescenti. “Un tema collettivo da affrontare insieme”
Il disagio dei ragazzi, esasperato dalla pandemia, è spesso muto, anche se sono in crescita i segnali della diffusione del fenomeno, legato anche alla società della performance. E anche gli adulti devono affrontarlo: se ne parla venerdì 17 novembre a Casorate
«Negli adolescenti c’è tanto dolore silenzioso. Un dolore muto che raramente trova sfogo». Chi lavora con i ragazzi più giovani – educatori, insegnanti – oggi lo ha ben presente, oggi: la sofferenza non detta degli adolescenti è un tema generale, esacerbato dalla pandemia. Ma è un tema che ancora viene poco riconosciuto dagli adulti con cui gli adolescenti vengono a contatto. «Tematizzare le fatiche è un modo per alleviarlo: accettare che si può anche non stare bene» dicono Francesco Fontana e Francesca Vanoli, educatori professionali dello SpazioGiovani di Casorate.
Informagiovani, Spazio Giovani, Comune di Casorate Sempione promuovono per venerdì 17 novembre (in biblioteca) un incontro rivolto agli adolescenti ma più ancora agli adulti: genitori, insegnanti, ma anche allenatori.
«Gli adolescenti non hanno sfogo verbale e il dolore diventa muto. Sono immersi in una società della performance dove tutti chiedono tutto, senza lasciare spazio alla fragilità che fa parte di ogni essere umano: sentono una corsa alla prestazione, dal voto alla vittoria nello sport».
Se spesso il disagio è «muto», all’opposto una misura delle difficoltà è data da altri segnali: le richieste di aiuto – registrano gli educatori negli ultimi due anni – sono in crescita, passano spesso da piccoli o più eclatanti atti di autolesionismo, fino ai tentativi di suicidio (con un aumento del 75% post pandemia).
Gli «strascichi del Covid» sono un tema centrale, «perché agli adolescenti di ora ha rubato magari gli anni tra gli undici e i tredici», ha tolto un momento di passaggio. E due anni, per chi ha vissuto poco più di un decennio, sono una parte consistente dell’esistenza.
La serata a Casorate Sempione vedrà ospiti tre psicologi del gruppo “Psicologicolseptum“, per fornire un quadro generale, «spiegare quali sono i campanelli a cui prestare attenzione, ma anche quali servizi ci sono sul territorio». Un manuale operativo, ma non solo: il primo passo per capire che il disagio degli adolescenti è «un tema collettivo da affrontare insieme».
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