L’incredibile caso del supermercato di Cassano Magnago che va a gasolio
La struttura è stata aperta a fine gennaio, senza che ci fosse un allacciamento alla rete elettrica. Il problema è andato per le lunghe e adesso c'è imbarazzo anche in Comune. Mentre i residenti sono esasperati
A Cassano Magnago c’è un supermercato – l’MD – che va a gasolio, dove tutta l’elettricità arriva da gruppi elettrogeni accesi ventiquattro ore su ventiquattro. Da undici mesi, un continuo ronfare di motore Diesel.
La storia l’avevamo già raccontata nei mesi scorsi e a questo punto la notizia è che non si sono fatti passi avanti, ancora: si va avanti con i generatori. Che rimangono in funzione nel mezzo di una zona abitata da molte famiglie precipitate in una vicenda kafkiana, difficile da immaginare.
«Ho sollecitato anche io ad Enel l’attivazione» dice oggi il sindaco Pietro Ottaviani, che avevamo già interpellato due mesi fa. «Il problema erano alcuni pezzi mancanti per attivare la centralina Enel». Nei mesi scorsi Ottaviani aveva anche detto di aver chiesto strutture fonoassorbenti per mitigare il disagio dei residenti della zona, che abitano per lo più in vecchie case di quando la zona era campagna o in villette più recenti.
«A fine giugno dei tecnici di MD erano anche venuti a casa mia per un rilievo fonometrico» ci racconta un cassanese alle prese con questa fastidiosa convivenza, che fino all’estate scorsa ha tenuto contatti (poi interrottisi) con la catena di supermercati. «Lo scopo era di raccogliere dati per preparare una struttura che contenesse il rumore, struttura ad oggi mai posizionata». Ulteriore beffa di una situazione che sembra davvero andare troppo per le lunghe.
Anche in Comune sembra esserci un certo imbarazzo per la questione perché davvero è difficile pensare al caso di un supermercato che è stato aperto senza collegamento alla rete elettrica.
Se in passato erano emersi dubbi sulle opere viabilistiche realizzate con ritardo rispetto all’apertura della struttura commerciale, in questo caso la rotonda prevista dalle norme urbanistiche c’era, ma la carenza sull’alimentazione elettrica era evidente. E forse sottovalutata nel disagio che avrebbe comportato, che oggi pesa sul riposo e la qualità di vita delle persone.
In termini di rumore e anche di emissioni, come abbiamo verificato nella mattina di domenica 19 novembre: i generatori sono in funzione proprio a fianco agli stalli per le auto elettriche, le cui colonnine non sono state ancora montate. Paradosso nel paradosso.
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