I cori a Gentile costano caro all’Openjobmetis. Una tifosa: “Ci ha minacciati all’uscita”
Il ritorno a Masnago dell'ex azzurro è stato accompagnato da cori ostili, polemiche e da un conto salato del giudice sportivo. La lettera: "Dopo un semplice sfottò ha avuto una reazione eccessiva"
Multa salata, ma tutt’altro che imprevista, per la Pallacanestro Varese dopo la partita disputata e vinta domenica 19 contro la Givova Scafati alla Itelyum Arena. Il clima infatti è stato piuttosto rovente nei confronti di Alessandro Gentile, ex di turno che non ha lasciato un gran ricordo tra i tifosi di casa (quando andò via si autodefinì “parafulmine”: da lì la foto scattata al palazzetto da Maurizio Borserini).
I cori contro Gentile, che si sono ripetuti più volti durante l’incontro, hanno spinto il giudice sportivo a multare la società biancorossa di 2.667 euro «per offese, collettive frequenti nei confronti di un tesserato ben individuato». Anche un giocatore di Scafati, il capitano Riccardo Rossato, è stato punito dal giudice con una ammonizione a fine gara a causa di alcune proteste.
I problemi però sono proseguiti nel dopo partita: Gentile infatti ha lasciato l’impianto uscendo dal “parterre sud”, l’ingresso principale e ha avuto un paio di momenti di “confronto” con i tifosi biancorossi che si trovavano tra gli ingressi e il piazzale. Secondo quanto ricostruito, in una prima occasione il giocatore è stato insultato e ha risposto a muso duro prima di essere allontanato dagli amici che erano con lui.
Un secondo episodio è invece raccontato da una lettera che ci è giunta in redazione e che vi proponiamo. La scrive una tifosa che parla di minacce da parte del giocatore in risposta a “sfottò non offensivi” espressi dal marito. La tifosa non fa espressamente il nome di Gentile ma è certo che si riferisca a lui. Di seguito la lettera.
Buongiorno direttore
vorrei condividere quanto è successo ieri sera dopo la partita della Pallacanestro Varese (Openjobmetis-Givova 94-93 ndr).
Pur non essendo un’abbonata frequento spesso il palazzetto con mio marito e altri amici, e dopo la partita in diverse occasioni ci siamo fermati per salutare i giocatori.Anche ieri sera eravamo in attesa di accogliere i giocatori di Varese dopo la bella vittoria e nel mentre vediamo uscire dal settore di casa un giocatore della squadra avversaria, non il più amato dai tifosi varesini. Mio marito mi dice «ecco che esce il campione» e in modo ironico: «ora si che può giocare in Eurolega».
Il giocatore sentito lo sfottò si avvicina e a muso duro e dice a mio marito che è meglio che se ne vada a casa oppure lui gli riempie la faccia di botte.
Al che mio marito inizia a ridere e a rispondergli ironicamente il giocatore invece lo prende per il bavaro e inizia a dagli una spinta, io che ero acconto dico a entrambi e non ero serena per come si era agitato il giocatore chiedo a entrambi di smetterla e al giocatore di evitare di alzare la mani per piacere.Il giocatore, appena prima di essere portato via di peso da un suo amico, mi minaccia dicendomi: «Tu stai zitta che se no le mani le alzo anche a te, non ho problemi a menarti!».
Mi chiedo se questa può essere una reazione per un giocatore professionista a un semplicissimo sfottò (nemmeno offensivo) e soprattutto se posso essere considerato un comportamento normale nei confronti di una donna.
Alice Z.
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