Sciopero generale di Cgil e Uil: presidio alla Whirlpool, un migliaio di lavoratori in corteo in centro Varese
La Cisl dei Laghi non ha partecipato alla mobilitazione generale. Sei autobus organizzati dalla Uil son partiti alla volta di Brescia per ascoltare il segretario generale Pierpaolo Bombardieri
Per Cgil e Uil è stato tutt’altro che un black friday. I lavoratori non si sono risparmiati: alla manifestazione per la giornata di sciopero generale hanno partecipato almeno un migliaio di persone provenienti da tutte le fabbriche del territorio. Record di astensione per la Whirlpool di Cassinetta di Biandronno dove è stato sfiorato il 100% di adesioni. Bene anche alla BTicino che si attesta intorno al 60% di cui un buon 20% tra gli impiegati. Meno bene negli stabilimenti di Leonardo (Fonte Fiom).
Mentre erano almeno trecento i lavoratori iscritti alla Uil che a bordo di cinque autobus sono partiti di prima mattina alla volta di Brescia, dove ha parlato il segretario generale Pierpaolo Bombardieri.
Alla manifestazione di Varese erano presenti i segretari provinciali di Cgil e Uil, Stefania Filetti e Antonio Massafra, e con loro Andrea Borghesi segretario nazionale del Nidil. Il corteo è partito da piazza Repubblica e ha attraversato le strade del centro per fermarsi in piazza Libertà, di fronte alla prefettura, dove è stato organizzato un presidio con l’intervento di alcune delegate e delegati sindacali. Prima delle dichiarazioni e degli appelli, è stato rispettato un minuto di rumore e non di silenzio per lo sciopero e per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Ad aprire la serie di interventi è stata la giovane Veronica Femia delegata della Uilcom che ha ricordato le motivazioni dello sciopero generale di Uil e Cgil. Poi è stata la volta di Andrea Besani, funzionario di Leonardo Fiom Cgil, che ha sottolineato la cronica assenza di una politica industriale del Governo in grado di supportare il gruppo sui mercati internazionali.
Valentina Calafiore , della segreteria della Filcams Cgil, ha raccontato del recente sciopero a sorpresa delle lavoratrici della Compass che ha in appalto il servizio mensa di Whirlpool. Da anni le lavoratrici dell’azienda chiedono al datore di lavoro di costruire un welfare aziendale per sostenere il salario, visto che il Contratto collettivo nazionale di lavoro è scaduto da anni.
«Non meglio stanno i pensionati – ha invece sottolineato Maurizio Manfredi, segretario generale della Uilp – perché con questa finanziaria è dalle loro tasche che vengono presi i soldi».
A chiudere gli interventi Andrea Borghesi, segretario nazionale del Nidil (Nuove Identità di Lavoro) che dà rappresentanza e tutela ai lavoratori atipici. Il segretario nazionale ha ricordato quanto sia importante combattere la precarietà che caratterizza alcuni settori e categorie di lavoratori.
I segretari Filetti e Massafra, poco dopo mezzogiorno, hanno raggiunto il Prefetto di Varese per avere un confronto dopo il presidio. «Abbiamo ricordato che lo sciopero è un diritto costituzionale. Ed è un diritto che non va toccato – ha spiegato Massafra -. Abbiamo parlato delle pensioni, non si può fare cassa sui pensionati perché questa manovra prevede che nei prossimi 20 anni vi saranno tagli per circa 80 miliardi. Vanno rivalutate le pensioni soprattutto quelle più basse. C’è il problema dei salari troppo bassi perché le controparti non firmano contratti anche da quindici anni. Stesso discorso per i lavoratori pubblici il cui contratto perde potenzialità perché non rinnovato da troppo tempo e con le risorse messe in questa finanziaria si riescono a recuperare a malapena gli indici inflattivi. E poi ci sono i lavoratori della sanità passati da eroi a ignorati dal Governo».
«Il prefetto si è dimostrato non solo disponibile ma ha voluto entrare nel merito di alcuni aspetti – ha aggiunto Stefania Filetti – Ad esempio sulla parte fiscale. Una delle nostre critiche a questa finanziaria è la scelta di alcune politiche fiscali che non recuperano l’evasione e l’elusione, determinando così la diminuzione delle risorse complessive che devono essere usate per mantenere lo stato sociale complessivo e la protezione dei più deboli. Con il prefetto abbiamo fatto anche la disamina dell’andamento economico del nostro territorio che seppur ancora ricco inizia a mostrare segni di indebolimento».
Da segnalare la levataccia dei lavoratori della Whirlpool che a partire dalle cinque di mattina hanno fatto un presidio fuori dalla fabbrica per poi proseguire e aggregarsi al corteo di Varese.
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