Con la fine del mercato tutelato del gas, c’è il rischio di nuovi rincari delle bollette
A gennaio 2024 finirà il periodo di tutela. Carlo Rienzi (Codacons). "C'è troppa confusione sul passaggio al mercato libero di luce e gas, e il rischio è che a rimetterci siano i consumatori"
Le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme: per il 2024 bisognerà fare attenzione ai rincari delle bollette del gas. È per questo motivo che il Codacons, così com’è avvenuto per l’energia elettrica, ha chiesto di prorogare la fine del mercato tutelato del gas prevista per il prossimo 10 gennaio. «In questo momento si assiste ad una enorme confusione sul passaggio al mercato libero di luce e gas, e il rischio concreto è che a rimetterci siano i consumatori – spiega il presidente di Codacons Carlo Rienzi – Tra rinvii, proroghe, e in generale una informazione del tutto carente, gli utenti potrebbero ritrovarsi a firmare contratti con condizioni economiche svantaggiose, ritrovandosi bollette più salate».
BISOGNA SCEGLIERE
Le famiglie e i condomìni che si trovano ancora nel mercato tutelato del gas dovrebbero aver ricevuto una comunicazione da parte del loro venditore in cui si evidenzia la possibilità di scegliere l’offerta di mercato libero più conveniente, in termini di spesa annua stimata, tra le offerte in corso di validità del venditore al momento della comunicazione.
Se il cliente finale non sottoscrive le nuove condizioni di fornitura proposte dal venditore, né un diverso contratto di mercato libero con lo stesso o con altro venditore, a partire da gennaio 2024 il venditore continuerà a erogare il servizio a condizioni economiche e contrattuali simili a quelle delle offerte Placet di gas naturale a prezzo variabile. Il cliente potrà comunque in ogni momento scegliere una diversa offerta nel mercato libero.
PROROGA ANCHE PER IL GAS
«Per questo riteniamo necessario unificare la fine del regime a maggior tutela sia per il gas che per la luce – conclude Rienzi – scegliendo una data unica e avviando una campagna informativa capillare per aiutare i consumatori in questo delicato passaggio che potrebbe essere tutt’altro che indolore per le tasche degli italiani»
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