L’asilo? “Comunale o statale, costerebbe meno”

Uniti per Ferno chiede un dibattito sulla nuova scuola d'infanzia. "Un asilo gestito dallo stato ridurrebbe i costi per le famiglie e ci ripagherebbe del costo pagato da Ferno per Malpensa"




A Ferno si inizia a parlare della nuova scuola per l’infanzia e Uniti per Ferno chiede di aprire un dibattito sulla futura scuola: privata, comunale o statale?
 

L’impegno a realizzare la nuova struttura, in grado di assorbire la domanda esistente nel Comune e non solo, è stato messo nero su bianco dalla amministrazione: 400mila Euro quest’anno e 600mila nel 2010. Nuovi spazi che risolvano l’attuale dispersione dei bimbi tra due sedi, il vecchio asilo Carlo Castiglioni e un gruppo di poche aule presso la scuola elementare. Ma una volta pronto l’edificio, quale sarà il modello di gestione?
 

L’opposizione fernese chiede un dibattito aperto sulla questione, senza cercare la polemica con l’amministrazione: Uniti per Ferno si era astenuta sul bilancio per segnalare la disponibilità al dialogo sulla scuola materna. Alla base della richiesta dell’opposizione, le riserve sulla gestione privata: «E’ la scelta più comoda, ma non ci piace perché è ideologicamente fallimentare» attacca Gianpaolo Livetti, criticando il modello liberista: «L’ideologia del “Più mercato, meno Stato” ha prodotto guasti enormi che il pubblico deve rimediare».
 

La scelta preferenziale di Uniti per Ferno è invece quella di una scuola pubblica che garantisca un’educazione laica e interculturale, evitando una «educazione basata su un progetto eticistico, se non confessionale». E il modello funziona, sottolineano i promotori indicando l’esempio dell’asilo della vicina cascina Elisa. Ma al di là della questione del modello, per il centrosinistra che unisce Pd e Rifondazione i vantaggi di una scuola pubblica sarebbero anche di natura economica: «L’ipotesi scuola comunale ci piace, anche se occorrerà tener presente i costi del servizio pubblico. Condividiamo anche l’idea di una struttura che viene presa in carico dallo Stato con costi ancora più ridotti per l’utenza». Particolare non di poco conto, considerando che già adesso la retta per l’accesso alla Carlo Castiglioni costa 150 Euro al mese. «La materna statale invece ridurrebbe molto il costo» concludono gli esponenti del centrosinistra. «La creazione di una scuola pubblica sarebbe anche una sorta di risarcimento per Ferno, che ha ceduto a Malpensa una parte del proprio territorio» aggiunge Livetti. «Inoltre il contributo dello Stato libererebbe nuove risorse per altre esigenze» conclude il consigliere Massimo Regalia.Insomma, al preferenza va senza dubbio alla gestione statale.
 

Il dibattito sul modello è aperto, ma c’è anche la proposta di un primo passo nella direzione dell’asilo a carico dello Stato: «Per fare la richiesta di una scuola d’infanzia statale occorre avviare la richiesta per tempo» spiega Regalia. Ma intanto dove sorgerà la struttura? Uniti per Ferno condivide l’idea dell’amministrazione di collocare la scuola in via dell’Arcobaleno, dove esiste un terreno di proprietà comunale, a due passi dal nido




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Pubblicato il 20 Aprile 2009
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