Lavorare nelle Pmi artigiane per essere “numeri primi”

In queste imprese ogni giorno è diverso dall’altro, il dinamismo è parte della quotidianità e ogni giovane è un elemento unico non ricambiabile. Il messaggio della campagna di Confartigianato “Diventare grandi nelle piccole imprese”

Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore, tra i preferiti di Federico Fellini, una ventina di anni fa coniò uno slogan pubblicitario passato alla storia: “L’ottimismo è il profumo della vita”. Eppure, Guerra, come lasciava presagire il suo cognome, non aveva avuto una vita facile. E pare che non fosse nemmeno molto incline all’entusiasmo. La potenza di quel messaggio, come spesso accade ai versi dei poeti, era racchiusa in due parole: ottimismo e vita. Se guardiamo alla situazione attuale, provando a immaginare in che modo le nuove generazioni, i cosiddetti giovani, dovranno affrontare il futuro, bisogna ritrovare necessariamente l’ottimismo a cui accennava il poeta.
I sorrisi di Margherita, Paola, Filippo e Luca, protagonisti della campagna di comunicazione “Diventare grandi nelle piccole imprese” di Confartigianato Imprese Varese rivolta ai giovani, sembrano ispirati da quel profumo.
C’è un secondo messaggio altrettanto importante che traspare da questa campagna ed è la presenza paritaria tra uomini e donne. Due ragazze e due ragazzi che pensando al lavoro sono alla ricerca di velocità e novità, formazione e carriera, vitalità e coraggio. Una scelta che tiene conto del calo demografico e della necessità di valutare l’esistenza di più mercati del lavoro, compreso quello femminile da cui si può attingere forza lavoro. 
(nella foto da sinistra: Belloni, Rolandi, Galli, Nebuloni, Ferrario e Gatti)

PERCHÉ SCEGLIERE UNA PMI
Davide Galli, nella doppia veste di presidente di Confartigianato Imprese Varese e di imprenditore, sa che il vero problema è fidelizzare i giovani e la leva principale per farlo non può essere che l’attrattività dell’offerta. «Le pmi sono stimolanti, innovative, sostenibili, flessibili, agili nei processi di sviluppo – sottolinea il numero uno di via Milano -. Da noi si può trovare non solo un lavoro ma “il lavoro”. Quello in grado di rispondere alle aspettative di crescita personale e professionale, di formazione continua, trasmissione del sapere e di carriera».
La galassia sempre più polverizzata di pmi che compone l’universo produttivo del Varesotto, nella visione di Confartigianato diventa un vero e proprio hub per la crescita professionale e personale degli under 29, che in provincia di Varese costituiscono il 14,8 per cento degli occupati, registrando un tasso di occupazione pari al 41,2 per cento e un peso pari al 32 per cento delle entrate preventivate in azienda. Forse anche in passato era così, ma il mutamento delle condizioni di contesto impone la consapevolezza di un ruolo, quello delle pmi, nelle scelte dei percorsi lavorativi.

UNICI E NON RICAMBI
«Noi progettiamo, innoviamo e rendiamo reali le aspettative dei nostri clienti e collaboratori – aggiunge Paolo Rolandi imprenditore titolare della Cromatura Cassanese – Nelle nostre aziende non c’è un giorno uguale all’altro e i giovani sono ascoltati e considerati».
Tra gli artigiani c’è la piena consapevolezza che le «pmi non sono un ripiego» e che i giovani «non sono pezzi di ricambio, ma unici» per usare le parole di Antonio Belloni, responsabile Centro studi imprese territorio di Confartigianato Varese. Pertanto diventa strategico coltivare al proprio interno questa risorsa, ascoltandola con attenzione.
«La formazione è fondamentale in questo passaggio per creare lavoro, futuro e una situazione economica soddisfacente. Ed è per questo che stiamo lavorando da almeno dieci anni in partnership con le scuole e gli istituti formativi» sottolinea Riccardo Ferrario di Elettroimpianti Ferrario.

IMPRENDITORI CAMALEONTICI
Ci sono vere e proprie azioni che le pmi devono mettere in atto per essere attraenti e trattenere il personale qualificato. Andrea Gatti di Gea srl le elenca una per una: «L’alta formazione, l’implementazione di orari flessibili e il dinamismo nei processi di crescita. Per fare questo e cogliere le opportunità l’imprenditore deve avere un approccio camaleontico» per adattarsi ai mutamenti del contesto.
I giovani hanno delle aspettative che vanno assecondate o almeno non deluse del tutto. Valeria Nebuloni, imprenditrice di seconda generazione della Nebuloni Impianti, ha puntato sul clima familiare perché in azienda «i giovani cercano più di un semplice posto di lavoro: vogliono essere parte di qualcosa che abbia un impatto positivo. E le nostre aziende hanno saputo adattarsi per soddisfare queste aspettative fornendo formazione, flessibilità e opportunità di crescita».

Lavorare nelle Pmi artigiane per essere “numeri primi”

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 10 Gennaio 2024
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