Il virus del 1° aprile? Non è una burla, ma nemmeno l’apocalisse
Ecco come difendersi dalle diverse varianti del virus Conficker, una minaccia che sta intimorendo troppi utenti
Non è una burla da pesce d’aprile, ma non è nemmeno la "tragedia informatica" descritta da buona parte della stampa. In molti avranno già sentito parlare di Conficker, il virus del 1° aprile.
Viene detto del 1° aprile perché proprio per quel giorno questo virus rischia di diffondersi in modo più potente. Conficker può contagiare solo i sistemi operativi Windows, e sfrutta una falla già chiusa con uno dei recenti aggiornamenti di Windows (la patch MS08-067). Il problema reale è che non basta installare la patch per essere protetti: in alcuni casi un computer può essere infettato attraverso reti locali mal progettate o chiavette USB precedentemente contagiate. Più difficile il contagio via Internet, se non scaricando allegati sospetti.
Perché il nostro computer sia davvero al sicuro, quindi, è necessario: aggiornare il sistema operativo, aggiornare l’antivirus, non utilizzare chiavette o dischi esterni collegati a computer sospetti e rendere sicura la rete locale. Il grosso del lavoro riguarda le reti aziendali, dove questi contagi sono più facili.
Sintomi dell’infezione: Windows Update non funzionante, Windows Defender disattivato, difficoltà di navigazione sul web, difficoltà di accesso ai siti dei produttori di antivirus. Se abbiamo sospetti possiamo fare un controllo del computer con un sistema online di Microsoft.
Avete contratto Conficker? Niente paura, basta scaricare un programmino gratuito della Sophos, in grado di eliminarlo.
La situazione non è drammatica: anche se i computer infettati sono molti, secondo gli esperti di Microsoft la minaccia rappresentata da questo virus è certamente affrontabile.
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