Insegnante accoltellata, al 17enne contestate le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi
L’udienza di convalida dell’arresto non è ancora stata fissata. L’insegnante operata d'urgenza si è risvegliata ed è ricoverata nel reparto di Chirurgia dell’ospedale varesino
La Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni ha contestato l’aggravante della premeditazione al 17enne arrestato ieri a Varese per aver accoltellato un’insegnante dell’Enaip.
Al giovane è contestata anche l’aggravante dei futili motivi e di aver agito contro un pubblico ufficiale. L’udienza di convalida dell’arresto non è ancora stata fissata.
LE PRIME PAROLE DELL’INSEGNANTE FERITA – «Come sta il ragazzo? E dove si trova?». Sono queste le prime parole al risveglio dall’intervento di chirurgia d’urgenza a cui è stata sottoposta all’ospedale di Circolo di Varese, l’insegnante accoltellata al dorso, in area polmonare, le ha riservate al 17enne che l’ha lasciata a terra sanguinante poco dopo le 8 di ieri.
La professoressa, ricoverata nel reparto di Chirurgia dell’ospedale varesino, si è intrattenuta coi famigliari che hanno avuto modo di spiegare le condizioni della paziente a Giovanni Colombo, responsabile Enaip per la Lombardia.
ORGANIZZATO UN INCONTRO DAL PREFETTO – Sui fatti di via Giulio Uberti, quartiere di Bosto, sede dell’istituto d formazione professionale, per la giornata di giovedì è previsto un incontro in prefettura, assieme alle autorità, per fare il punto su quanto avvenuto «e spiegare, oltre alla cronaca», cioè l’intento di parlare all’opinione pubblica e specificare quale sia l’attenzione riservata dall’istituto ai ragazzi (ma anche agli adulti) che cercano una formazione per accedere al mondo del lavoro, spesso fra mille difficoltà educative.
L’insegnante accoltellata e le prime parole dopo l’operazione: “Come sta il ragazzo?”
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