Addio alla dottoressa Milvia Monzini. Il dono degli organi l’ultimo atto di generosità

Era la direttrice sanitaria di diverse Rsa del territorio tra Varese e Milano. "Per tutta la vita fedele e coerente ai principi della scienza"

Milvia Monzini

Un riferimento per le case di riposo del Varesotto, una persona di grande generosità: c’è commozione a Cassano Magnago – e non solo – per la scomparsa della dottoressa Milvia Monzini, a 55 anni. L’ultimo atto di generosità: la donazione degli organi, decisa da tempo dal medico.

La dottoressa Monzini era direttrice sanitaria di diverse strutture, tra Varese e Milano, tra cui la Rsa di Caronno Pertusella, la Pineta di Tradate, la Sant’Andrea di Cassano Magnago, oltre ad altre nel capoluogo regionale. In passato aveva lavorato anche al Melo, fianco a fianco con il dottor Predazzi.

Oggi il marito Leonardo Falciani ricorda due aspetti della sua figura pubblica: da un lato «la grande generosità che ha sempre avuto, che la portava anche a mettersi ad esempio a disposizione come medico di gara per ogni evento sportivo a cui la chiamavano, sempre gratuitamente».

Il secondo aspetto richiamato dal marito, ricordato oggi come valore pubblico, è che «per tutta la vita è stata coerente ai suoi principi di scienza»: «ha sempre sostenuto la necessità delle vaccinazione, anche nel periodo Covid, e ha sempre spiegato le ragioni della scienza». Un approccio che convive con grande umanità e attenzione (alla Rsa Pineta aveva promosso la “stanza degli abbracci” per non isolare gli anziani dalle famiglie).

Come detto, la dottoressa Monzini era iscritta all’Aido, «e il maggior esempio di generosità lo sta dando oggi: potrà donare tutti i suoi organi».

Lunedì a Cassano Magnago i funerali della dottoressa Milvia Monzini

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Febbraio 2024
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